Si parte ufficialmente, domani, sabato 10 giugno con tanti eventi sportivi, musicali e culturali.
Tutti sono in fermento soprattutto per il grande evento: alle ore 19,00 in Largo Bordoni verrà conferito il premio “Un Italiano come si deve”, giunto alla sua terza edizione, a Nicola Gratteri, Procuratore Capo di Catanzaro, il nemico numero uno della mafia calabrese A premiarlo le autorità della città e della provincia di Rimini, unitamente ai responsabili delle Associazioni Zeinta di Borg, Il Sabato del Villaggio e del Comitato “Capitan Giulietti”.
Lungo la via Dario Campana verrà allestita una mostra mercato di espositori e di artigiani, mentre i punti ristoro saranno curati dai commercianti del gruppo di lavoro.
E poi una Mostra Fotografica alle 17.00 “Storie di Gente cresciuta sul Marecchia” a cura dell’Associazione “Il Sabato del Villaggio” nella vecchia Barberia di Paolino in Largo Bordoni. I curatori scrivono a proposito:
‘Realizzare una mostra fotografica non è semplice, ancora più difficile raccontare un luogo attraverso le persone che lo vivono e lo hanno vissuto. Con l’aiuto di tanti residenti abbiamo cercato foto di persone/personaggi che raccontassero la nostra storia passata e recente. Il Marecchia è il nostro compagno di viaggio. Da letto del fiume quel luogo è divenuto un parco che è, ed e stato, testimone di tante esperienze vissute da grandi e piccoli. Uno di quei giovani (Alessandro Betti) nel 2005 ha scritto una poesia che inizia così: “Trent’anni son passati, da quando fanciulli indisciplinati, scherzavamo tra voi, alberi affusolati. Di quanti discorsi, di quante gioie e dolori, dei nostri primi amori siete stati silenti uditori.”E quanti racconti potremmo tutti noi portare a memoria di quel luogo incantato. Spesso accade che tutti noi, presi dal vivere quotidiano, dimentichiamo persone e avvenimenti che hanno fatto parte della nostra vita. Le fotografie delle persone, i soprannomi, i mestieri e le loro storie potranno offrire ai più grandi la possibilità di ricordare, ai più giovani la possibilità di conoscere. E’ attraverso quei volti che vorremmo raccontare l’evoluzione dei mestieri, delle attività commerciali, dei luoghi ricreativi e del modo di vivere e convivere che si è verificata dagli anni ’60 ad oggi. Le nostre RADICI, curate da persone che oggi in gran parte ci hanno lasciato, sono solide. A noi il compito di curare la pianta e garantire buoni frutti in questo luogo che un tempo era campi, stradine sterrate, qualche casa e che negli anni ’60 è esploso in uno dei quartieri più belli di Rimini.
Un nostro concittadino Ariodante Schiavoncini (Dante) nel settembre del 1999 scrisse un articolo su Chiamami Città dal titolo “All’Ina Casa c’è un giardino” e concludeva i suo racconto così: … “Serate all’insegna del buonumore e dell’allegria. Serate che ci fanno capire quanto sia importante lo stare insieme, come sia facile in quelle ore dimenticare i propri acciacchi, le disgrazie. Viene voglia di gridare al mondo intero: socializzate, vi sentirete sicuramente meglio”. Ecco, a tutti noi l’augurio di trascorrere ore serene e spensierate, dimenticando, anche se solo per poco, i problemi che ci affliggono lasciandoci trasportare dalla gioia di trovarci e ritrovarci … e non perderci mai…
E poi mostro fotografica sulle formelle dell’INA-Casa di Rimini, quartiere sul Marecchia.
Scrive la curatrice Matilde Lucarelli: “Passeggiando tra le vie del quartiere si può essere attratti da alcune targhe in ceramica apposte sugli edifici. Alcune presenti sulla fiancata esterna dell’edificio sono più grandi, altre, inserite in corrispondenza dei portoni di accesso alle scale, piccole; se incuriositi approfondite la vostra ricerca vi imbattete in una piccola, grande storia dell’Italia del dopoguerra.
Le formelle colorate, che riportano esplicitamente la scritta INA CASA, caratterizzano queste costruzioni e le distinguono dagli altri edifici di edilizia popolare.
I soggetti rappresentati nelle targhe richiamano il tema della casa e dell’abitare, attraverso forme simboliche o elementi naturali, evocativi della tranquillità e della sicurezza dell’abitazione, pur non mancando rappresentazioni astratte e geometriche, come nel caso della targa del nostro quartiere, di cui fu artefice Guerrino Tramonti ceramista faentino.
Sono elementi in ceramica di particolare valenza artistica a cui lavorarono anche importanti artisti e ceramisti dell’epoca, tra cui Burri, De Laurentis, Kowaliska, T. Cascella, D’Orazio e Tramonti. Le formelle sono diverse per ogni quartiere del Piano INA casa che copre l’intero territorio nazionale, con esempi di targhe diverse all’interno dello stesso complesso.
Sono classificabili in due distinte dimensioni, cosiddette “medie” e “piccole” rispettivamente di 30×36 cm e 20×26 cm. (misure assolutamente indicative). L’anomalia della differenziazione in “medio/piccolo” fa presumere l’esistenza di un formato “grande” una misura sicuramente accantonata già nella fase immediatamente successiva al concorso, a favore di formati più contenuti. Di questo formato esiste tuttavia un esemplare, forse caso unico sull’intero territorio nazionale, nel quartiere di Via Stalingrado a Savona.
La maggior parte di esse è di difficile attribuzione dal momento che scorrendo i profili dei vari artisti non si trova alcun richiamo a tale attività. Probabilmente gli stessi hanno ritenuto, rispetto alla loro produzione artistica, non significativa la partecipazione a tale iniziativa vista come “commerciale”.
Guerrino Tramonti il ceramista delle formelle del nostro quartiere nasce a Faenza nel 1915 e fra i numerosi riconoscimenti ottiene il premio “Rimini” nel 1932 e nel 1934 il 1° premio al concorso “Rubicone” della città di Rimini.
Nonostante si sia considerato un autodidatta, teneva tuttavia a precisare di aver imparato a conoscere i colori da un maestro quale fu il ceramista faentino Anselmo Bucci.
Da un incontro con Marco Tramonti, figlio di Guerrino a Faenza, presso la casa-museo dell’artista, emerge la mancanza di qualsiasi documentazione riguardo alle formelle.
Non si trova alcuna lettera di incarico; il figlio ricorda solo una forte resistenza del padre ad accettare il lavoro, che richiedeva una produzione in serie, rispetto alle pressioni di un amico affinché lo accettasse e nessuna ricevuta di pagamento, nonostante questa committenza avesse permesso al padre di “costruire la casa” in cui vive tuttora la famiglia e sono esposte le sue opere”.
IL PROGRAMMA
Sabato 10 Giugno
9.30 – “Barbieria”, Largo Bordoni 5
Apertura della Mostra fotografica “Storie di Gente cresciuta sul Marecchia” a cura dell’Associazione “Il Sabato del Villaggio”
17.00 – Largo Bordoni
Biliardini aperti a tutti, a cura di UISP Rimini, in attesa dei tornei di Domenica
- Laboratorio “Come nasce un mosaico”, con i sassi di fiume e marmi, a cura di Sebastiano Mazzola
Inaugurazione della Mostra fotografica “Storie di Gente cresciuta sul Marecchia” a cura dell’Associazione “Il Sabato del Villaggio”.
Dalle 17 a tarda notte: Piazzale della Provincia
Esibizioni del Gruppo di ballo “Le Sirene danzanti”
18.00 – Largo Bordoni
“Duo Biologico”, i due musicisti e amici riminesi, Michelangelo Mineri e Andrea Angelini, danno vita a un duo per divertirsi e divertirvi rivisitando brani internazionali e d’autore
- Lungo la strada
- Daniele Fortunato, cantautore classe 1980, proporrà i propri brani ed alcune rivisitazioni, affiancato dall’eclettico percussionista Federico Lapa.
19.00 – Largo Bordoni
Cerimonia di premiazione di “Un italiano come si deve”. Quest’anno il premio è stato assegnato a Nicola Gratteri, procuratore di Catanzaro. A premiarlo le autorità della città e della provincia di Rimini, unitamente ai responsabili delle Associazioni “Zeinta di Borg”, “Il Sabato del Villaggio” e del Comitato “Capitan Giulietti”.
20.00 – Lungo la strada
Esibizione Live “Euritmia”
21.00 – Largo Bordoni
Raduno dei camminatori e dei podisti per la partenza della corsa “ad anello” e della “Camminata della Luna Piena”
- Lungo la strada
- Made in Italy, cover band italiana. Un viaggio tra le più belle e significative canzoni della musica italiana, abbracciando i generi più diversi.
21.30 – Largo Bordoni
J Bees, un tuffo nella musica disco dance degli anni 70-80-90 ed oltre: Gloria Gaynor, Diana Ross, Earth Wind and Fire, Kool and the gang, Chic, Kc and the sunshine band, Blues Brothers, Bruno Mars, Duran Duran… oltre a una selezione dei migliori brani italiani che hanno fatto ballare intere generazioni.