La stagione 2018/19 pareva non voler cominciare mai, ma adesso che è partita toccheremo con mano i ben 9 turni infrasettimanali programmati per recuperare il tempo perso la scorsa estate tra tribunali e carte bollate.
Col dolce sapore della vittoria ancora in bocca, è già tempo di pensare all’avversario che ci aspetta domani, mercoledì 26 alle ore 18 e 30.
Avversario di quelli importanti, visto che faremo visita al neonato Lanerossi Vicenza Virtus.
Neonato perché fondato pochi mesi fa, unendo il blasone e la tradizione del Vicenza calcio, fallito pochi giorni prima, al titolo sportivo del Bassano Virtus 55 soccer team.
Operazione targata Renzo Rosso, creatore del celebre marchio di abbigliamento Diesel, che dalla vicina Bassano, praticamente a costo zero, con un semplice trasloco e un cambio di denominazione ha acquisito blasone e piazza che non aveva.
Non sono troppo diplomatico di fronte a queste situazioni, non mi piacciono.
Sia che si tratti di Giacomense che diventa SPAL o Romagna Centro che diventa Cesena, il mio giudizio è critico e il mio pollice verso, perché, pochi che siano, si creano sempre orfani di tifo, che vedono sparire la loro squadra nel nome del grande club che tutto vuole e tutto può. Nella nostra storia recente ne abbiamo passate tante, ma almeno nessuna società già esistente è mai stata spenta per la nostra continuazione.
Veniamo però alla gara di domani andando ad esaminare in primis come il Vicenza, portatore dei galloni di squadra importante e tra le favorite, arriva a questa partita.
Sino ad ora in 2 gare, ai biancorossi veneti sono arrivati 2 punti, pochi da qualunque punto di vista la si guardi, visti i risultati e la caratura degli avversari con cui sono maturati.
La prima partita casalinga, disputata in uno stadio Menti gremito, ha visto i padroni di casa pareggiare per 0 a 0 con il Giana Erminio di Gorgonzola, mentre il secondo pari, per 1 a 1, è maturato in trasferta sul campo della Renate, 4 mila anime in provincia di Moza-Brianza. L’unica rete segnata porta al momento la firma di Giacomelli.
Una formazione, quella vicentina, che si bea della truppa mutuata dal Bassano che fu, a cui è stato aggiunto quel poco di buono che il vecchio Vicenza poteva fornire.
La rosa è comunque interessante e valida, sia numericamente che qualitativamente.
E’ composta, tra gli altri, da giocatori come Grandi, Andreoni, Bizzotto, Pasini, Stevanin, Salvi, De Falco, Laurenti, Curcio, Giacomelli e Arma. Tutti nomi importanti per questa categoria.
Colella in panchina dovrebbe essere in grado di fornire le giuste garanzie per un campionato di vertice, nonostante la partenza non spedita.
I giocatori biancorossi non vedranno però le “ball girls” a bordo campo che tanto hanno fatto discutere. Ragazzine di 16 anni vestite in maniera troppo provocante, secondo alcune associazioni e parte del tifo vicentino, che avevano sostituito i canonici raccattapalle nella gara interna col Giana. Visto lo scarso gradimento della svolta “americana”, la società si è scusata ed è tornata all’antico.
Lo stadio importante e pieno, oltre alla squadra che si andrà ad affrontare, rendono questa trasferta temibile per il Rimini, che dopo la bella prova con la Triestina saggerà la consistenza della serie C anche lontano dalle mura amiche.
Per quanto i colori sociali siano identici e, volendo, esista un gemellaggio extra calcistico di altissimo livello – vedi la fusione fra le fiere di Rimini e Vicenza che hanno dato vita al colosso IEG – i ragazzi di Righetti non troveranno certo sconti, ma al contrario una squadra ambiziosa e famelica del sio primo punteggio pieno.
Triestina, Vicenza e Pordenone in 7 giorni sono equiparabili ad una serie di tre tappe consecutive di montagna nel giro d’Italia. Quelle che a un corridore fanno capire,da come regge la gamba, quale sarà il tipo di corsa che lo attende da lì alla fine.
C’è naturalmente curiosità per le scelte del mister in vista di questa partita. Secondo me tatticamente non ci discosteremo più di tanto dall’impostazione che ha prodotto la vittoria sulla Triestina. Qualche interprete, almeno all’inizio, potrebbe cambiare, visti i tre impegni ravvicinati, ma solo al “Menti” le domande avranno una risposta.
Abbandonata la sensazione di incertezza che ci aveva accompagnato all’esordio, il Rimini adesso ha capito di essere più che degno di questa categoria e adesso vuole chiarire quale sarà il ruolo che lo aspetta.
Sarà importante mantenere l’umiltà, la voglia e la grinta messe in mostra sabato scorso, perché in un campionato come questo dove a regnare sarà l’ equilibrio, queste caratteristiche faranno la differenza e noi non potremo mai prescinderne.
Forza Rimini!
Emanuele Pironi