Il comunicato dei sindacati Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, Confsal/Unsa e Flp, in cui si motiva il presidio di domani davanti alla sede della Direzione provinciale:
“Sono più di 30mila i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate in attesa dell’erogazione del salario accessorio 2016 e 2017.
Il confronto
Le Organizzazioni Sindacali Nazionali di categoria, malgrado il protrarsi del confronto con l’Agenzia relativamente al blocco del salario accessorio, non hanno ancora ricevuto alcuna spiegazione convincente in relazione alla paventata decurtazione di circa 35 milioni di euro delle risorse afferenti ai fondi, salvo la richiesta di ulteriore tempo per risolvere alcuni dubbi interpretativi.
Non è servito neppure il tentativo di conciliazione obbligatorio presso il Ministero del Lavoro del 22 marzo scorso tanto che, a fronte della chiusura dell’Agenzia, le Organizzazioni Sindacali hanno proclamato lo sciopero nazionale per la giornata del 2 aprile.
Cos’è il salario accessorio
I dipendenti hanno parte del loro salario legato al raggiungimento di obiettivi fissati per legge e dalle convenzioni annuali del Ministero dell’Economia e delle Finanze/Agenzia delle Entrate.
Quindi, per effetto di norme e di accordi sindacali, hanno diritto a compensi collegati al livello di raggiungimento di obiettivi, individuati prima e riscontrati dopo. Il salario accessorio è, come tale, parte del salario, quindi, non costituisce altro che un corrispettivo per un lavoro effettuato, per una mansione svolta.
Il salario accessorio da erogare ai lavoratori, per gli obiettivi raggiunti negli anni 2016 e 2017, è stato sottoposto unilateralmente ad un drastico taglio da parte dell’Amministrazione sulla base di un’interpretazione capziosa, arbitraria e del tutto sconcertante.
Motivi dello sciopero
I brillanti risultati raggiunti dai lavoratori e presentati il 18 marzo scorso dall’Agenzia alla presenza del Ministro delle finanze Tria sono dovuti all’impegno e alla professionalità dei lavoratori che operano da anni con un consolidato sistema di valutazione e misurazione dei risultati, anche individuali e dunque i lavoratori non possono accettare di essere penalizzati con delle decurtazioni del salario accessorio. Inoltre la decurtazione del fondo va a pregiudicare l’effettuazione della terza tranche di progressioni di fascia economica già stabilite con accordi precedenti.
Con lo sciopero si vuole affermare il nostro NO all’usurpazione di un diritto che genera a sua volta un danno in termini economici per i lavoratori.
Non sono ammissibili ulteriori ritardi nell’erogazione del salario accessorio legato agli ottimi risultati raggiunti dai lavoratori, che meritano più rispetto e riconoscimento per il lavoro altamente qualificato che svolgono a vantaggio della collettività.
Le Organizzazioni Sindacali territoriali di categoria, le lavoratrici e i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate, per sensibilizzare la cittadinanza sui motivi dello sciopero, hanno organizzato un presidio davanti alla sede della Direzione provinciale dalle 08.30 alle 10”.
Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, Confsal/Unsa e Flp