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Rimini, distrugge camera d’albergo e aggredisce agenti in preda a coca e ketamina

 

Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, l’Ufficio Prevenzione Generale Soccorso Pubblic ieri ha tratto in arresto un cittadino italiano di anni 36, riminese, gravato da innumerevoli precedenti in materia di stupefacenti, danneggiamento e molestie, resosi responsabile del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale.

La segnalazione giunta in Sala Operativa era giunta dall’addetto alla reception di un albergo di via Pascoli: un cliente, in stato di forte agitazione, stava danneggiando la camera. Non solo: sin dal primo pomeriggio,  l’individuo aveva arrecato molto disturbo con urla e rumori.

L’albergatore, prima di chiamare il 113,  per ben quattro volte aveva cercato di farlo ragionare, senza però arrivare a nulla. I poliziotti stessi hanno sentito le grida ancora in corso. Quando l’uomo si è deciso ad aprire la porta della sua stanza, il suo stato di alterazione appariva evidente; oltre a imprecare a voce alta dicendo che stare male ed avere bisogno di un’ambulanza, gesticolava in maniera pericolosa all’indirizzo dei presenti. La piccola camera che occupava era completamente a soqquadro, la televisione era rovesciata a terra e nel bagno era stato danneggiato anche il bidet, staccato dal pavimento insieme al water. L’uomo poi diceva di essere in compagnia di un amico, anche se nella stanza non vi era nessun altro, e che di aver assunto un grammo e mezzo di cocaina.

Sul comodino a fianco al letto, c’era i  effetti della povere bianca (poi successivamente analizzata e riconosciuta come mix di cocaina e ketamina) con vicino arrotolata una banconota da 10,00 Euro.

E le ecchimosi sulla fronte e la ferita alla testa? Non sapeva come se le era procurate. In compenso si diceva terrorizzato perché aveva udito poco prima una forte scossa di terremoto.

Visto lo stato dell’uomo, la volante richiedeva l’intervento di un’ambulanza e dopo un momentaneo stato di calma, nello scendere le scale il riminese scortato dagli operatori si scagliava contro uno di loro, urlando “dove mi state portando? cosa volete da me?” e cercando di farlo cadere senza però riuscirci.

Lo stesso così iniziava a prendere a calci e pugni i poliziotti che, a fatica, riuscivano ad ammanettarlo ma questi, nonostante i mezzi coercitivi apposti ai polsi, continuava a scalciare con violenza all’indirizzo degli agenti, per almeno una ventina di minuti, periodo necessario per l’arrivo dell’ambulanza.

L’uomo, dichiarato sul posto in stato di arresto per il reato di resistenza posta in essere nei confronti degli operatori di Polizia, veniva portato in Pronto Soccorso per lo stato di agitazione psicomotoria, ma anche in ospedale, incurante della presenza di molte persone bisognose di cure lì presenti, continuava ad urlare e a scalciate all’indirizzo degli agenti nonché del personale del 118 che lo aveva accompagnato.

Lo stesso così veniva piantonato in ospedale fino al rito per direttissima di questa mattina.

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