Una donna di 40 anni, con una disabilità psichica e fisica, ha denunciato una violenza sessuale subita da un albanese.
La donna che ha anche un amministratore di sostegno ed abita in un comune del riminese, . nominato dal tribunale ha una vita fatta di relazioni ed amicizie. Una di queste, conosciuta qualche tempo fa è con un albanese 30enne. L’amicizia li porta ad uscite frequenti ed anche a permanenze nella notte nell’abitazione della donna. Queste frequentazioni notturne non sono sfuggite ai vicini di casa che hanno informato l’amministratore di sostegno.
La 40enne a domanda del suo amministratore, ammette di avere visite notturne da parte dell’”amico” albanese. Aggiunge anche che è stata costretta a fare sesso contro la sua volontà. Le successive visite sanitarie presso il pronto soccorso confermano elementi compatibili con la violenza. Immediata la denuncia alla Procura da parte della donna assistita dall’avvocato Roberto Barra.
Ora l’albanese (difeso dall’avvocato Alessandro Totti) è accusato di violenza sessuale aggravata dalle condizioni psichiche della donna. Il 30enne nega tutto e sostiene che i rapporti sessuali sono avvenuti con il consenso della donna. Il Pm Paola Bonetti nei giorni scorsi aveva anche chiesto un incidente probatorio per verificare come sono andati i fatti, ma la vittima non si è presentata.
La difesa ha chiesto anche una perizia per stabilire le reali condizioni di intendere e volere della donna
