Evidentemente non deve essere una grande estate, quella del 2017, per Start Romagna. Diversi sono i casi (quelli almeno “conosciuti”, ma probabilmente ve ne sono altri non denunciati) in cui, per un motivo o per l’altro, alcuni disabili sono stati lasciati a piedi, senza poter fruire – come loro diritto – del trasporto pubblico. Trasporto che, per legge, deve prevedere, in ogni vettura, una piattaforma per la salita e uno spazio dedicato alle carrozzelle per i disabili, con tanto di maniglione e cintura di sicurezza. Non può essere una giustificazione quella portata ieri dall’azienda in cui viene detto che il filobus “era pieno”, così come lo spazio loro riservato era “occupato” da altri passeggeri. Probabilmente, anzi certamente, l’azienda non ha istruito bene i propri autisti sul come comportarsi in questi casi. Lo spazio per le carrozzelle è riservato e chi lo occupa lo fa “abusivamente”. Non conta se si sia a 500 metri dal capolinea oppure all’inizio della corsa. Non vorremmo che quello che è successo questa estate capitasse ancora… ma purtroppo sappiamoche così non sarà.
La pensa allo stesso modo la signora Roberta Tota che, respinta dall’autista il 26 luglio scorso, ha annunciato azioni legali contro il gestore del trasporto pubblico (Start Romagna) e contro l’autista stesso. Sembra che Start, in questo caso, abbia preso provvedimenti disciplinari contro l’autista a differenza di quanto avvenuto nell’episodio da noi pubblicato.