Era da poco passata la mezzanotte, quando alla centrale operativa arrivava una chiamata da parte dei dipendenti di un bar nei pressi della stazione che segnalava la presenza di un soggetto straniero molesto intento a danneggiare alcuni tavolini.
Giunti immediatamente sul posto, gli operatori di volante individuavano l’individuo, un 29enne di origine marocchina, e nell’atto di chiedere un documento, questi, con tono alto e aggressivo, riferiva di esserne sprovvisto e di non temere nulla. Non solo aggiungeva anche di essere dell’Isis.
I Poliziotti provvedevano ad accompagnarlo in Questura. Dalle generalità fornite, il soggetto risultava negativo, ma da ulteriori verifiche si poteva evincere che sotto alcuni alias, lo straniero, oltre ad essere pregiudicato per svariati reati (danneggiamento aggravato, lesioni personali aggravate, furto aggravato e porto di oggetti atti ad offendere) risultava espulso dal territorio nazionale con accompagnamento alla frontiera eseguito nei primi mesi del 2016. Anche in questura il marocchino ha dato in escandescenza distruggendo anche un computer.
Arrestato e processato per direttissima in mattinata ed è stato condannato a due anni e due mesi da scontare in carcere. Ma anche in tribunale non ha mancato di esaltare ancora l’Isis e di minacciare tutti, compreso il giudice.
Questo gli comporterà un altro procedimento penale e una probabile altra condanna. Quando avrà terminato di scontare la pena sarà espulso dall’Italia con divieto di farvi ritorno