Ultimo giro di giostra per Matrioska Lab Store, l’evento-mercato che in 10 anni ha portato a Rimini migliaia di artigiani da tutta Italia, ha organizzato mostre, laboratori e conferenze con diversi vincitori del Compasso d’Oro (l’Oscar del design) e ha riconsegnato alla città spazi abbandonati come l’ex Macello, la Colonia Novarese, una vecchia pensione sul mare o i magazzini Enel sul porto – senza dimenticare l’uso alternativo di luoghi come il Castel Sismondo, il Teatro degli Atti o il Palazzo dell’Arengo.
Dopo 19 appuntamenti e decine di migliaia di visitatori, l’occasione per salutarsi sarà “L’ultimo Matrioska”, in programma da venerdì 10 a domenica 12 dicembre all’Ala Moderna del Museo della Città di Rimini, l’ex Ospedalino. Una edizione che vuole chiudere in bellezza il percorso iniziato a dicembre 2011: nel massimo rispetto delle normative anti-Covid (l’ultimo Matrioska sarà uno dei primi eventi in provincia a richiedere, proprio per la maggior tutela dei visitatori, il cosiddetto “super greenpass”), l’evento non si farà mancare praticamente nulla delle caratteristiche che ne hanno garantito il successo nel corso degli anni.
Il cuore di Matrioska restano sempre i manu-fatturieri, i creativi che espongono e vendono le loro creazioni: sono più di 60, arrivano da tutta Italia, c’è chi viene confermato dalla prima edizione e chi è stato scelto per fare il suo debutto proprio questo weekend. Intorno a loro, come il souvenir russo da cui l’evento prende il nome, è cresciuta una lunga serie di iniziative: tra le proposte di questa edizione, cinque diverse mostre ed esposizioni che spaziano dalla fotografia al cinema, spettacoli e laboratori per bambini, due corsi di disegno per adulti e un’area ristoro che alla tradizionale offerta di food truck affianca una selezione delle più interessanti realtà enogastronomiche riminesi. E sarà anche un appuntamento che fa del bene: sono tre le realtà impegnate nel sociale che saranno ospiti dell’ultimo Matrioska.
Mettere un punto fermo a Matrioska non è stata una decisione costretta né si tratta di un addio, spiegano gli organizzatori: è una scelta, e soprattutto è un arrivederci a nuovi progetti.
“Abbiamo ragionato come fanno gli artigiani e gli artisti, che per noi spesso sono la stessa cosa – spiegano Carlotta Frenquellucci e Roberto Biondi, direttrice artistica e direttore organizzativo di Matrioska Lab Store -: dopo dieci anni di attività, abbiamo sentito che non era più differibile il bisogno di cambiare, di fare qualcosa di diverso e di migliorarci sempre, e allora abbiamo preferito chiudere un capitolo prima di iniziarne un altro, per poterci dedicare tutto il nostro impegno”.
“Sappiamo con certezza quali non sono i motivi che ci hanno portato a questa decisione – continuano i due -: non è stato il Covid, perché la pandemia ha solo accelerato processi inevitabili, e non c’è stato nemmeno un calo di interesse, perchè siamo stati i primi a proporre un evento del genere da queste parti, sicuramente in Romagna ma probabilmente anche in regione, e i tanti market arrivati dopo di noi sono una conferma della riuscita del format”.
“In questi dieci anni crediamo di aver dato tanto a Rimini e ai riminesi: abbiamo portato in città centinaia di creativi, organizzato feste e mostre, conferenze e corsi per bambini, e speriamo di aver invogliato le persone a un certo tipo di consumo, più lento e curato. Per noi è stata una avventura incredibile – concludono Frenquellucci e Biondi -. Ecco perché chiudiamo Matrioska: vogliamo così bene al nostro evento e al nostro pubblico da credere si meritino senza dubbio qualcosa di diverso, che li stupisca e che li stimoli. Matrioska è sempre stato ricerca della meraviglia, e la meraviglia è novità”.
L’ultimo Matrioska: programma e informazioni
Protagonisti assoluti di Matrioska Lab Store sono, come da ogni edizione, i manu-fatturieri: distribuiti sui tre piani dell’Ala Moderna sono in totale 61, arrivano da oltre metà delle regioni d’Italia dalla Puglia alla Lombardia e sono per la stragrande maggioranza, più del 70%, donne.
Ci sono i nuovi classici dell’artigianato contemporaneo, come l’abbigliamento e gli accessori realizzati in maniera non convenzionale, i gioielli in ogni tipo di materiale o le creazioni in ceramica, e ci sono prodotti ancora più particolari, come gli elementi d’arredo in cartapesta, i kimono riciclati, gli oggetti poetici: minimi comuni denominatori in questa varietà di proposte sono l’utilizzo di materiali di recupero o comunque sostenibili e la lavorazione a mano secondo le tecniche tradizionali.
Ben quattro le mostre che arricchiranno l’ultimo Matrioska: “Mercoledì chiuso per turno” di Petronella Ortmann ed Epicees, una avventura dento il segno tipografico in sei poster poetici; l’esposizione fotografica “PHOTOBUSTER La Rimini che c’è, ma non si vede (ancora)”, realizzata dal collettivo Cesura insieme all’associazione culturale Sarà; il progetto “CONTAMIN_AZIONI”, realizzato dagli studenti del corso di Design dell’Università di San Marino e dedicato all’autoproduzione; “Matrioska Memorabilia”, una vera e propria antologica che ripercorre la storia di 10 anni di Matrioska attraverso il materiale grafico dell’evento e una serie di fotografie.
A esporre non solo artisti e artigiani, ma anche tre realtà del terzo settore riminese, che Matrioska sostiene con la possibilità di presentarsi al vasto pubblico dell’evento: la cooperativa sociale Eucrante, PachaMama con il suo commercio equo e solidale e l’associazione Amici della Fondazione Isal, che si occupa di fare informazione e sensibilizzazione sul dolore cronico.
Come da tradizione, massima attenzione ai creativi di domani. Per i più piccoli c’è, con il sostegno di Banca Malatestiana, il programma del Doposcuola, curato dalla compagnia Le Pu-pazze: sabato alle 17 e domenica alle 17.30 con le storie animate, domenica alle 15 con il laboratorio per realizzare le decorazioni natalizie con materiali di recupero. E sempre ai bambini è dedicato il Pingu’s English Lab, in programma tutto il giorno sabato e domenica con un appuntamento ogni ora, che unisce manualità e lingua inglese con le insegnanti di Pingu’s English e la merenda di Spazio Conad.
All’ultimo Matrioska spazio anche all’Accademia, la formazione per adulti, con “Disegno dal vero”, due lezioni gratuite in cui l’artista e professore Alessandro La Motta guiderà i partecipanti nel ritrarre le opere del PART (sabato 11 dicembre alle 16) e del Museo della Città (domenica 12 sempre alle 16): una iniziativa realizzata insieme all’associazione culturale Templum e in collaborazione con Laboratorio Aperto Rimini e Beautrip.
Tutti i corsi e i laboratori sono gratuiti, con obbligo di prenotazione all’indirizzo e-mail hello@matrioskalabstore.it.
Non mancherà l’area ristoro, che anzi cresce in occasione dell’ultimo Matrioska con l’aiuto di Birra Amarcord, partner dell’evento e birra ufficiale della manifestazione. All’offerta di food truck (in totale cinque, dai panini rock’n’roll del Furgoncino ai piatti toscani di Ditta Eredi Nigro, dai passatelli di Aspasso alla cucina da passeggio di Manicarretto fino al gelato di Nino’s Roll) si aggiungono infatti una serie di protagonisti della scena enogastronomica riminese che l’evento ha scelto di ospitare: i vini di Enio Ottaviani, la pasticceria di Alisé e i drink del Necessaire Bistrot.
Per chi volesse portare a casa un ricordo dell’edizione conclusiva, il partner per il merchandise ufficiale dell’ultimo Matrioska è una eccellenza riminese come Happiness, il noto brand di abbigliamento.
L’ultimo Matrioska aspetta i visitatori all’Ala Moderna del Museo della Città (via Tonini 3, Rimini) venerdì dalle 16 alle 21 e sabato e domenica dalle 10 alle 21. Il biglietto di ingresso è di 4 euro, mentre l’abbonamento per tutti e tre i giorni costa 6 euro. Per l’accesso è richiesto il green pass rinforzato.
Tutte le informazioni sul profilo Facebook Matrioska Lab Store e sulla pagina Instagram matrioskalabstore.