“Il progetto di arretrare la linea ferroviaria, verso l’autostrada A14, e di portare l’alta velocità lungo la dorsale Adriatica rappresenta una imperdibile e straordinaria sfida di rilancio per il nostro territorio e per tutto il Paese. Se ne parla da tempo, soprattutto nella nostra provincia, ma in questa fase potrebbero davvero esserci le condizioni per far partire questo piano ambizioso”. Questo il commento del Senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti.
“Dobbiamo pensare in grande per affrontare da protagonisti le sfide che ci aspettano, soprattutto in chiave europea e internazionale. In questo senso condivido e appoggio l’idea lanciata in queste settimane dal Ministro Franceschini e già sostenuta dal Presidente delle Province d’Italia e da diversi amministratori locali della costa Adriatica. Mi adopererò per mantenere alta l’attenzione del Governo e del Parlamento su questo progetto, portando la discussione all’interno delle commissioni parlamentari competenti”.
“Circa un anno fa, proprio sul progetto di arretramento della linea ferroviaria, avevo raccolto l’adesione dei parlamentari MoVimento 5 Stelle della costa Adriatica per far partire, insieme al Ministro Toninelli e i tecnici del MIT (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti) uno studio che analizzasse gli effetti e le opportunità di sviluppo legate a questo intervento. Questo studio fu poi bloccato dal cambio di governo. Ora c’è l’occasione, con il coinvolgimento di tutte le forze politiche e degli amministratori dei Comuni e delle Regioni, di rilanciare questo progetto strategico – prosegue Croatti -. Pensiamo a quante opportunità potrebbero nascere dalla liberazione della preziosa fascia di territorio urbano attualmente occupata dalla ferrovia e dall’eliminazione di una frattura che danneggia la fascia costiera per centinaia di chilometri. Potremmo ragionare su ambiziosi progetti di mobilità sostenibile e su tanti interventi per alzare la qualità della vita dei comuni coinvolti”.
“Inoltre l’alta velocità doterebbe la dorsale Adriatica di una infrastruttura indispensabile in chiave di competitività per il turismo, il commercio e l’industria. Uniamo le forze, al di là dei colori politici, oppure i nostri territori non saranno in grado di affrontare le prossime e impegnative sfide. Ci sono treni che non si possono perdere”, conclude il senatore.