Ancora persone in giro senza motivo denunciate dagli agenti della Questura di Rimini, anche se le sanzioni sono in diminuzione, segno che la maggior parte della popolazione ha recepito la gravità dell’emergenza coronavirus.
Tuttavia c’è ancora non l’ha capita. Come il 29enne cittadino albanese che è stato bloccato alle tre di notte mentre percorreva in moto via Porto Palos, a Viserbella, mentre abita in via Toscanelli, a Rivabella. Ha spiegato alla pattuglia di essere stato a cena da parenti per poi tirare tardi a casa loro.
Due donne, una riminese di 36 anni e l’altra originaria di Monza ma residente a Riccione, di 47, sono state intercettate in piazza Marvelli verso le 14.30 di ieri mentre da viale Vespucci si dirigevano in aut verso Riccione. La 47enne ha raccontato di essere andata a Rimini con il Metromare; in città ha poi incontrato l’amica e si sono recate a fare la spesa insieme. Solo che la spesa va fatta una persona per volta e i supermercati nella Perla non mancano.
Poco dopo le 18 a due passi dalla Questura, in piazzetta Zavagli, i poliziotti si sono imbattuti in due giovani, 24 e 22 anni, nessuno dei quali abitante nelle vicinanze. Del tutto insufficiente la motivazione addotta: farsi una birretta assieme.
Infine, un ventenne albanese è stato fermato in piazza Tre Martiri; ha detto di essere diretto all’Arco d’Augusto per prendere l’autobus e tornare a casa sua in via Pallotta, a Viserba. Ma perchè era in centro? Per incontrare un amico con il quale doveva parlare urgentemente di questioni di lavoro legate proprio alle limitazioni dovute al coronavirus. Ma perchè non telefonargli? Perchè, ha risposto il giovane, lui il telefono non ce l’aveva. Solo che dalle verifiche degli agenti è saltato fuori che invece risultava titolare di un’utenza telefonica. Il poliziotto ha composto il numero e il telefono ha subito squillato: era nella tasca interna della giacca del ventenne. Per lui, oltre alla denuncia per il mancato rispetto dei provvedimenti dell’Autorità, anche quella per false dichiarazioni rese a pubblico ufficiale.