Pesca al setaccio alla vigilia del fermo. Si è appena conclusa un’intensa attività di controlli, iniziata la scorsa settimana condotta dal personale delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera sotto il coordinamento del Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Ravenna.
Nell’ambito della giurisdizione di competenza (tra Cesenatico e Cattolica, coprendo le zone interne delle province di Rimini e Forlì-Cesena), sono stati effettuati 150 controlli (comprensivi delle fasi di sbarco del pescato, centri di grande distribuzione, vettori di trasporto su gomma, piccoli rivenditori e ristorazione): 10 i soggetti verbalizzati, ai quali sono state comminate sanzioni pecuniarie per complessivi euro 14.500 e sono stati effettuati 8 sequestri per un totale complessivo di circa 200 kg di prodotto ittico, inoltre un soggetto è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per frode in commercio.
Tra le irregolarità riscontrate più frequentemente, il mancato rispetto della normativa comunitaria e nazionale relativa alla tracciabilità ed etichettatura del prodotto ittico, che sono state rilevate a carico di esercizi commerciali, pescherie e ristoranti, in aggiunta si segnala una violazione in ambito sanitario (D. Lgs. 193/07) per trasporto di prodotti alimentari con mezzi non idonei per cui è stato elevato verbale per un importo di euro 1.000 e sequestrati 84 kg circa di prodotto ittico.
I controlli effettuati, in considerazione della stagione estiva in pieno svolgimento, sono stati diretti alla verifica della filiera della pesca, ovvero la sua tracciabilità, che consente al flusso delle informazioni di seguire il prodotto fino alla vendita al dettaglio. I controlli si sono anche rivolti alla verifica della corretta indicazione sulle etichette, dei prodotti ittici esposti per la vendita, di quanto richiesto dalla normativa vigente (denominazione commerciale e scientifica della specie, metodo di produzione, ovvero se pescato o allevato e zona di cattura/allevamento).