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Rimini. Contributi a chi ristruttura casa per ospitare famigliari disabili

Il Comune di Rimini ha presentato il progetto “Dopo di Noi”. Importanti le novità.

“Un vero e proprio cambio di paradigma, un passaggio culturale dal concetto di ricovero passivo in struttura a quello di semi autonomia in casa propria, condividendo attività e spazi con altri disabili”; così il Vicesindaco con delega alla protezione sociale del Comune di Rimini, Gloria Lisi ha introdotto questa mattina l’incontro – a cui ha partecipato anche Elena Vannoni, Vicesindaco del Comune di Novafeltria – con famiglie ed associazioni il nuovo programma regionale del “Dopo di noi” per l’assistenza di disabili, con alcuni importanti novità. Tra queste, la principale riguarda la possibilità, per chi mette a disposizione la propria abitazione per progetti di cohousing con altre persone disabili, di poter usufruire di importanti contributi per interventi strutturali nella propria abitazione. Un tema di grande attualità ed interesse per tante famiglie, confermata dalla nutrita presenza negli uffici dei servizi sociali di via ducale, di oltre cento tra famigliari, operatori e volontari. Essere assistiti, indipendenti e autonomi, è infatti la speranza di tanti disabili che preferirebbero al ricovero in struttura la possibilità di una vita il più possibile autonoma, sfruttando dove possibile anche gli spazi domestici. A Rimini, come in tutta l’Emilia-Romagna, sono già attuate, laddove le condizioni fisiche della persona disabile lo consentano, soluzioni alternative all’istituto, come la propria casa di origine, o l’accoglienza in abitazioni, gruppi-appartamento e co-housing. Si tratta di numeri ancora ridotti, nel distretto di Rimini nord si parla di poco più di una decina di casi (a fronte di circa 130/140 persone inserite in strutture residenziali).

Durante l’incontro si sono presentate le novità dei nuovi programmi regionali, con particolare attenzione ad una delle novità stabilite dai nuovi regolamenti regionali, ovvero la possibilità di poter usufruire di contributi per interventi strutturali nelle abitazioni rese disponibili.
Sono ammissibili al contributo le spese sostenute a partire dal 16 ottobre 2017. Entro il 15 febbraio sarà possibile inviare una mail a ufficiodipiano@comune.rimini.it (0541-704665) dando comunicazione della volontà di realizzare interventi di acquisto, ristrutturazione, ampliamento, nuova costruzione di alloggi da destinare ad un progetto di coabitazione di persone con disabilità. Le proposte di intervento saranno poi vagliate da un gruppo tecnico regionale che dovrà esprimere il proprio parere in merito all’ammissibilità o meno dei progetti in base alla normativa di riferimento.

“Nuovi servizi per nuovi bisogni, questo è l’obiettivo che vogliamo perseguire concretamente- ha sottolineato il vicesindaco con delega alla protezione sociale del Comune di Rimini, Gloria Lisi- mettendo a disposizione risorse per nuove forme di welfare comunitario. Nel concreto stiamo valutando, come Comune, di convertire il condominio precedentemente destinato ai papa separati in una nuova struttura di cohousing per disabili. Nel welfare la sfida della non autosufficienza è oramai centrale sia per l’invecchiamento demografico sia per la progressiva crisi delle reti familiari preposte alla cura. Non solo, diventa necessario uscire dal concetto di cura legato esclusivamente alle strutture e ragionare sempre più seriamente in termini di domiciliarità permanente, anche in caso di non autosufficienza per alleggerire la sanitarizzazione degli interventi. Questi contributi e il programma regionale sono una sperimentazione interessante che come territorio vogliamo approfondire a pieno insieme ai famigliari e alle tante associazioni che, già da oggi, ci hanno manifestato interesse e disponibilità”.

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