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Rimini: Confguide “vecchioguardista”?

La scorsa settimana chiamamicitta.it, ha pubblicato un intervento di Confguide Rimini, circa la presenza di operatori non professionali che accompagnano i turisti nella visita alla nostra città. Una presa di posizione molto dura che, al termine, paventava anche, il ricorso ad esposti per la lotta all’ “abusivismo”.

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un operatore turistico che, evidentemente, non fa parte dell’associazione della Confcommercio ma rivendica il proprio diritto ad operare sul mercato.

Mi chiamo Mattia Santandrea e sono una guida turistica abilitata della Regione Emilia Romagna. Le scrivo in merito alle dichiarazioni di Marco Torri presidente di confguide Rimini, che lei ha ospitato nei giorni scorsi nel suo quotidiano. La pubblicazione, da parte sua, di questa polemica non solo “vecchiaguardista”, ma anche offensiva, per quanto volutamente generica, e basata su presupposti infondati, mi ha francamente stupito. Pertanto, per correttezza, la prego di riportare la mia risposta.

Ciclicamente organizzo dei Free Walking Tour in Romagna.

Mi sono ispirato a un modello di turismo nato a Berlino nel 2004 e diffusosi in tutto il mondo molto rapidamente. Questo genere di tour non prevede una tariffa fissa: sarà il cliente a lasciare un’offerta in base al proprio gradimento. Si stima che i free walking tour abbiano luogo in 206 città e 75 paesi in tutto il mondo, e io sono davvero orgoglioso di aver portato questo modello nella “mia” zona: Faenza, Brisighella, Ravenna e ora anche Rimini.

Domenica 18 ho organizzato un free walking tour a Rimini per celebrare il 600° compleanno di Sigismondo Pandolfo Malatesta. I succitati colleghi hanno aspramente criticato sulle sue pagine questo genere di iniziativa, minacciando fantasiosi esposti.

Come professionista, ho scelto uno strumento pubblicitario di provata efficacia e  sono sinceramente stupito che in una città come Rimini questo modello sia contrastato dai miei stessi colleghi, forse poco informati sui trend europei, magari per motivi generazionali.

La qualità del mio servizio non può essere messa in discussione dal modello che ho scelto per farmi pubblicità. Faccio questo lavoro con molta passione, ho un tariffario in linea con il mercato, e non cerco di difendermi dietro ad un cartellino per non confrontarmi con i cambiamenti del mondo del turismo, con l’abbassamento generale dei prezzi, con decine di siti e gruppi che offrono esperienze e passeggiate sul territorio e non, con licenza e non. 

Spero che i millantati esposti siano rivolti a me: essendo una guida in piena regola, nessuno ne uscirà ferito“.

Mattia Santandrea, guida turistica abilitata per la regione Emilia Romagna (IT-EN)

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