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Rimini, Confesercenti replica ad Asi su ex Questura: “No a nuove superfici commerciali in un territorio già saturo”

Mirco Pari Direttore Confesercenti provinciale di Rimini risponde alle osservazioni di Ariminum Sviluppo Immobiliare sul progetto Rimini Life, e in particolare alla previsione di un nuovo insediamento commerciale.

“Prima di tutto, la nostra è la posizione di un’associazione di categoria che rappresenta le piccole e medie imprese locali e che tutela i loro interessi, non quelli delle imprese che astrattamente potranno arrivare. E dato che, come ricorda anche Asi, non esiste più il “contingentamento” commerciale, e quindi tutto si regola con la programmazione urbanistica, è fondato il nostro timore che una volta realizzata una struttura da 6000 mq, la superficie commerciale non si fermi a 1500 mq, ma possa arrivare fino a 4000 o 5000 mq. Ci chiediamo a tale proposito come un privato possa avere speso 14 milioni e mezzo di euro per acquisire l’area, per poi limitarsi a realizzare 1500 mq.

Per questo abbiamo detto sin da subito il nostro no al progetto. Non è pensabile di occupare tutti gli spazi disponibili con nuove superfici commerciali in un territorio già saturo, o si rischia che accada ciò che sta succedendo in altre regioni del nord, dove diverse realtà commerciali sono in crisi e chiudono. E resta il degrado.

Asi sostiene inoltre che a Rimini la spesa sia alta perché non c’è concorrenza. Ma sono dati non significativi: a Rimini i consumi sono influenzati anche delle presenze turistiche. E riguardo alla concorrenza, basta fare un giro: sono presenti in città tutte le insegne, tranne alcune che hanno scelto di non aprire in questo territorio.

Infine, gli strumenti urbanistici citati da Asi sono ampiamente superati. Dalla loro approvazione il mondo e Rimini sono cambiati. Non possiamo pensare di applicare i criteri del 1998 a una città che mette al centro la sostenibilità, la vivibilità, il verde, una mobilità diversa, i servizi per le persone e al loro benessere. Posto che non siamo noi gli interlocutori di Asi, bensì l’Amministrazione, intanto la società potrebbe partire dalla demolizione della ex nuova questura, e poi parlare del progetto., conclude Pari.

 

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