Attività e residenti di via Roma, a Rimini, sono stati tagliati fuori. I lavori che hanno cambiato la viabilità nel tratto che va dal cinema Settebello alla rotatoria di via Tripoli dedicata all’Officina Locomotive Rimini, hanno isolato le attività. Dopo mesi di cantieri per la creazione del ponte, ora non esiste più possibilità di fermarsi in prossimità, né di essere raggiunti facilmente lasciando l’auto al parcheggio del parco Cervi dall’altra parte della strada. In più, la possibile prossima creazione di un nuovo tratto di pista ciclabile (per il quale sono già state fatte le prove, di notte, posizionando transenne mobili), non permetterà più la fermata. Va da sé la protesta di residenti, clienti ed esercenti di una zona in cui insistono negozi storici, pubblici esercizi, molti uffici aperti al pubblico e che è abitata da numerosi anziani che necessitano di sosta breve per i mezzi che li accompagnano a casa.
“Con i lavori nella zona di via Roma antistante ai civici 100 e 102 non è stata prevista nessuna area per il carico e lo scarico per negozi e uffici che giornalmente ricevono merci e documenti, né per taxi e/o associazioni di volontariato che quotidianamente prestano servizio di mobilità per i numerosi anziani residenti – spiega Roberto Polverelli, titolare dello storico negozio di ottica in via Roma da oltre trent’anni -. Ora si aggiunge il grande disagio creato dalla probabile realizzazione di un pezzo di pista ciclabile, lunga solo 35 metri, senza alcuno sbocco e dunque senza finalità oggettiva. In un’area dove sono ubicate numerose attività commerciali, uffici, studi professionali e residenti anche molto anziani con difficoltà di deambulazione è impossibile poter fare anche la benché minima sosta per disabili o anziani che hanno necessità di fruire di servizi dai negozi presenti lungo la pista, la cui esigua estensione non porta alcun giovamento alla circolazione. Per i corrieri che devono scaricare merce per i negozi che da più di trenta anni svolgono la loro attività in tale zona, auto che trasportano anziani e disabili, mezzi speciali che necessitano di fermarsi per dare servizi specifici è assolutamente necessario liberare questo tratto di via Roma. Ora in tanti parcheggiano nell’isola di traffico a ridosso della rotonda perché lì c’è spazio e non c’è altra possibilità. Servono stalli per la sosta veloce: l’esigenza è collettiva perché le strutture sono abitate da 60 famiglie e vi insistono tanti negozi e attività”.
“Si segnala inoltre che giustamente, ad oggi, la segnaletica stradale vigente nel tratto in esame prevede il divieto di sosta ma non quello di fermata – ribadisce Rossi della Consav pratiche auto –. Chiediamo all’amministrazione almeno di inviare un osservatore per rendersi conto che corrieri, auto pubbliche, fornitori oggi sono costretti a fermare il loro veicolo sulle rampe di accesso alle rimesse o sul marciapiedi, generando tensioni e confusione”.
“La gestione della sosta breve è diventata problematica – fa eco Marco Ghetti dall’assicurazione Unipol – Sai –. Tutte le attività ne stanno già sentendo gli effetti. Dopo mesi di cantieri, ora questo isolamento. Non vogliamo solo protestare, ma essere costruttivi. Perché non creare degli stalli per carico/scarico o per la sosta breve, anche solo di mezz’ora, anche a pagamento? Dove è stata creata l’isola di traffico invalicabile (e dove ogni giorno la gente deve per forza parcheggiare) ci sarebbe lo spazio per qualche stallo a spina di pesce senza intralcio per il traffico. Chiediamo al Comune di lasciare la possibilità di appoggiare alcune auto per gestire le esigenze quotidiane, altrimenti tutta la zona commerciale e di servizi rischia di sparire. Già il ponte pedonale non aiuta, perché inizia dal parco e finisce nel parco bypassando il parcheggio, poi le strisce pedonali a raso sono state messe ad una distanza siderale l’una dall’altra, tagliando fuori proprio la parte commerciale di via Roma. Ora la nuova ciclabile restringerà la carreggiata e non si potrà più fermare l’auto nemmeno per un istante”.
“Nella fase dei lavori alla rotonda di via Tripoli abbiamo provato a chiedere in tutte le lingue di lasciare la possibilità di sosta o fermata nella zona dove hanno disegnato le strisce oblique di isola del traffico – raccontano dal bar Quinta Strada – ma non c’è stato niente da fare. Ora con l’aggiunta della ciclabile, che tra l’altro non si collega da nessuna parte su via Tripoli, l’unico modo per fermarsi da noi è parcheggiare in divieto, con il rischio di venire multati. E per le attività e i residenti del condominio vicino al ponte è anche peggio”.