Esattamente nel mezzo, appaiati ai prossimi avversari della Feralpi Salò.
Il Rimini è nono con 7 punti in una classifica molto corta, dove le ultime due, Vecomp Verona e Sambenedettese, hanno 3 punti, mentre la prima in classifica, il Pordenone, ne ha 12.
Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
Stando alla classifica, in linea con le aspettative, il bicchiere sarebbe da ritenersi sicuramente più pieno che vuoto.
Come ho già scritto sino a venerdì scorso, un rapporto complicato con la dea bendata ci ha privato di qualche punto. Che però, non me ne voglia nessuno, abbiamo recuperato sabato pomeriggio nella gara col Teramo.
A caldo scrissi che se è vero che la fortuna aiuta gli audaci, non si può negare che questo Rimini di audacia ne ha tanta e quindi ci sta che un risultato possa essere riacciuffato per i capelli, quasi all’ultimo secondo.
Il pari raggiunto alla fine con la conseguente esplosione di gioia dei quasi 3000 presenti non deve però far dimenticare la fatica fatta per raggiungere questo risultato. Si temeva il dover affrontare una squadra non di prima fascia che avrebbe giocato sugli errori dei biancorossi e purtroppo l’errore nostro è arrivato molto presto, costringendoci a sbattere contro un muro per buona parte della gara. Bene Alimi e Buonaventura subentrati nel secondo tempo, da rivedere l’atteggiamento generale della squadra in particolare nel primo tempo.
Il giudizio non cambia neanche dopo averci pensato un po’ su: brutto primo tempo e anche nel secondo cuore e grinta innanzi a tutto a dimostrare che la C che ci aspetta, fatta di tanti scontri tra squadre simili per levatura e possibilità, non sarà sempre bella e spettacolare come le prime gare ci avevano fatto vedere.
Il Teramo non è una squadrone rispetto a noi. Però, sfruttato bene il nostro errore, si eè dedicato a controllare e ripartire mettendo a nudo i limiti riminesi quando si deve fare la partita.
Se incontrare squadre di rango ci consente di rendere di più, già mercoledì abbiamo la possibilità di rifarci, andando a far visita alla Feralpi Salò che, a dispetto del blasone non eccelso, viene considerata una squadra molto importante per la categoria al punto di essere messa nel novero delle favorite sentendo il parere di molti esperti.
Il Rimini deve andare sempre a mille all’ora, altrimenti rischia di lasciare punti a chiunque: così ha sentenziato il mister Righetti nel dopo gara di sabato. Immagino sia giunto a questa conclusione valutando le caratteristiche della rosa a sua disposizione.
Una rosa che evidentemente non dà troppe garanzie se si tenta di gestire senza aggredire l’avversario di turno.
L’aver poi visto all’opera sino ad oggi 16 o 17 giocatori tra gli oltre 24 a disposizione, devo ammettere che è per me fonte di qualche preoccupazione. Disputare a mille all’ora 5 gare in 14 giorni, di cui tre in trasferta, contando sull’apporto dei 16 o 17 utilizzati sino ad ora, mi fa temere che a breve potremmo trovarci con la coperta corta. E se l’esordio di coloro sin qui non utilizzati fosse figlio della sola mancanza di alternative, un secondo piccolo campanello di allarme risuonerebbe nella mia testa.
Bando agli equivoci, io sto con Righetti per tutto quello che si è visto sino ad ora e per quanto, sono certo, riusciremo a vedere in futuro. Ma la necessità di andare sempre a mille unita alla rosa al momento utilizzata al minimo degli effettivi qualche pensiero me lo dà e tanto ero tenuto a riportare.
Salò ,dove saliremo a giocare mercoledì 17 ottobre alle 18 e 30, ci attende mettendoci di fronte una squadra che è figlia di una fusione, avvenuta nel 2009, tra il Salò e la Feralpi di Lonato. Giocheremo nella tana dei leoni del Garda, così infatti sono soliti chiamare lo stadio “Lino Turina” i tifosi verdeblu. Un impianto moderno con 2364 posti di cui 525 destinati agli ospiti; in un feriale alle 18 e 30 non saranno tantissimi i riminesi al seguito, ma sicuramente il biancorosso farà capolino anche sugli spalti, i riminesi non mancano mai.
Il presidente Pasini ha messo a disposizione di mister Toscano una rosa sicuramente importante per la categoria. Pesce, Ferretti, Parodi e Caracciolo sono giocatori molto quotati a cui va ad aggiungersi il riminese Mattia Marchi.
La striscia di 2 vittorie consecutive, con Teramo alla quarta di campionato e Albinoleffe in trasferta alla quinta, ha riscattato lo 0 a 3 subito in casa dal Vicenza che aveva minato le certezze in riva al lago di Garda.
Sette punti come il Rimini ma una differenza reti leggermente sfavorevole piazzano il Feralpi al decimo posto.
Il Rimini troverà sicuramente un ambiente caldo ma, ovviamente, nulla a che spartire con l’ultima trasferta infrasettimanale in quel di Vicenza, dove il Rimini era atteso da diecimila persone.
Calcio di inizio alle ore 18 e 30 di mercoledì 17; scrissi che una non vittoria col Teramo avrebbe condannato il Rimini a ragionare di eccezionalità e gare fondamentali. Col calendario che ci assegna 3 trasferte in 7 giorni e la classifica molto corta, occorre cercare e trovare punti anche dove è più complicato trovarli.
Alè burdel! Forza Rimini!
Emanuele Pironi