L’Amministrazione comunale di Rimini conferma in blocco tutte le agevolazioni e lascia invariate le aliquote sull’imposta municipale unica. La I e V Commissione in seduta congiunta hanno dato parere favorevole alle delibere con le quali il Consiglio Comunale approverà il regolamento, aliquote e detrazioni per l’Imu, passaggio necessario a seguito delle ultime novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2020. Nell’ultima manovra infatti si disciplina la nuova Imu, che di fatto è in continuità con il precedente regime ma si propone come tributo unico, inglobando anche la Tasi, imposta che il Comune di Rimini ha eliminato totalmente dal 2016 (e precedentemente applicata solo per le prime case). Questa revisione dell’imposta introdotta dal legislatore darebbe la possibilità ai Comuni anche di rivedere al rialzo alcune aliquote, per casi specifici e di introdurre la possibilità di tassazione in alcuni ambiti, come ad esempio i cosiddetti beni merce (fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita) e i fabbricati rurali ad uso strumentale. Ciò nonostante, l’Amministrazione Comunale ha congelato le aliquote così come approvate nel 2015, confermando anche tutte le agevolazioni in essere per un valore complessivo di circa un milione e mezzo. Le principali:
– IMU prima casa abolita (eccetto abitazioni di lusso);
– azzeramento dell’Imu su beni merce e fabbricati rurali strumentali;
– riduzione al 50% dell’Imu sulle abitazioni date in comodato ai parenti di primo grado;
– aliquota agevolata per abitazioni locate a canone concordato (0,67%);
– aliquota agevolata per capannoni (0,89%);
– aliquota agevolata per terreni agricoli (0,89%).
“In fase di definizione del bilancio di previsione, ben prima dello stravolgimento provocato dal Covid, avevamo annunciato che non avremmo ritoccato al rialzo alcun tributo, confermando tutte le aliquote così come stabilite ormai dai anni e confermando tutte le agevolazioni introdotte – sottolinea l’assessore al Bilancio Gian Luca Brasini – L’invarianza della pressione fiscale era ed è tuttora un obiettivo di questa Amministrazione e lo è ancor più oggi, alla luce dello scenario in cui il Paese è immerso dopo l’emergenza sanitaria, con tante famiglie e imprese oggi in difficoltà e che hanno bisogno di supporti per ripartire. Una difficoltà a cui non sfuggono neppure gli enti locali, che come noto sono alle prese con una pesante contrazione delle entrate comunali, quale conseguenza della crisi in cui sono incappate le imprese e i dipendenti a seguito delle chiusure imposte dalle misure emergenziali. La conferma di aliquote e agevolazioni Imu, si aggiunge al congelamento almeno fino a luglio degli adempimenti tributari, alle proposte sulla revisione della Tari, alla Cosap non richiesta agli esercizi pubblici per ampliare gli spazi, oltre alle misure contenute nella ‘no tax area’: uno sforzo enorme con l’obiettivo di creare tutte le condizioni per supportare le famiglie e favorire la ripartenza del nostro tessuto imprenditoriale”.