Una compra vendita di appartamento finisce in tribunale. Un riminese (di origini campane) aveva comprato casa da un costruttore edile albanese. Il 45enne acquirente evidentemente non si era accorto immediatamente di alcuni difetti e lavori mal fatti che vi erano nell’appartamento. Mancanza di parcheggi adeguati, umidità negli interni, impianto di riscaldamento inadeguato. Per questo contenzioso è in corso una causa civile tra l’acquirente ed il costruttore. Ma stando al rinvio a giudizio, il riminese che ha acquistato casa non si sarebbe limitato alla causa civile. Avrebbe lasciato cartelli fuori dell’abitazione del costruttore (che abita nella stessa palazzina) con scritte di protesta. Telefonate continue ed anche per richiamare l’attenzione rompe con un bastone la vetrata del portone di ingresso.
Il costruttore sporge denuncia per stalking e minaccia aggravata. Ora arriva anche il rinvio a giudizio: il processo inizierà in novembre.
Il suo difensore Fabio Paesani è convinto di poter dimostrare l’innocenza del suo assistito durante il dibattimento processuale. Il costruttore non si è costituito parte civile.