Il Comitato Residenti Rione Clodio di Rimini, ha scritto una lettera al Sindaco e alla giunta comunale:
“Al Signor Sindaco di Rimini e p.c. ai Componenti della Giunta e al Consiglio Comunale
La drammatica contingenza che la città sta vivendo, insieme a quella di purtroppo ben altro rilievo di altre città consorelle della Romagna – scrive il Comitato Residenti Rione Clodio – ci invita da un lato a riflettere bene su alcune delle cause che hanno causato l’emergenza climatica che stiamo vivendo, dall’altro ci mette di fronte per l’ennesima volta a una situazione di traffico veicolare istradato in pieno Centro Storico a causa della chiusura del ponte sulla SS16 che ha moltiplicato e continua a moltiplicare i disagi che la collettività cittadina del luogo sta vivendo da oltre tre anni.
E’ con immutato sconforto – prosegue la lettera del Comitato – che gli abitanti del Rione Clodio, in particolare quelli del Corso primo tratto, di via Ducale e di via Clodia ultimo tratto, devono prendere atto del silenzio inerte dell’Amministrazione Comunale a riguardo delle insistite denunce di rischio all’incolumità delle persone – minori e anziani soprattutto – a Lei rappresentate da chi vive e passa per quelle vie, come pure, e soprattutto, per il rischio alla loro salute da inquinamento sia acustico che da particolato fine indotto dal traffico veicolare che vi transita senza sosta per 17 ore continue e pure di notte con ZTL ATTIVA, violando il divieto fissato da un apparato di controllo mai reso funzionante ed efficace in cima al Corso, quindi, salvo la sporadica e breve presenza a presidio della Polizia Locale che comunque ringraziamo, sostanzialmente ignorato e impunito.
La triste contingenza che viviamo – continua la lettera – lungi dal voler provocare lamentela per l’incremento del traffico per forza maggiore, speriamo voglia invece dare spunto alla silenziosa e inerte Amministrazione a riconsiderare le decisioni improvvide e ingiuste assunte sul tema dell’insopportabile denunciato traffico cittadino in Centro Storico, e a esso porre quei rimedi che, annunciati a suo tempo, non sono poi in effetti mai stati resi operanti.
Naturalmente, restano salve le garanzie di tutela che come Comitato costituito ad hoc dagli abitanti della zona così ingiustamente penalizzata hanno messo in azione a salvaguardia dei loro diritti calpestati alla salute e all’incolumità, in primo luogo – conclude la lettera del Comitato al Sindaco – e poi a paragone con altre zone in cui quegli stessi diritti, insieme ad altri, non mancano d’essere invece garantiti”.