Tornano anche quest’anno i “Caffè Filosofici” del “Dispaccio Filosofico”, in collaborazione con l’“Università Aperta” di Rimini, come sempre introdotti e animati dal filosofo Loris Falconi.
In questa edizione il fil rouge è rappresentato dal Corpo e dalla percezione culturale, sociale e individuale che abbiamo di esso.
Primo appuntamento, martedì prossimo, alle ore 21.00, presso il “Circolo Milleluci” di Rimini, verterà sul rapporto tra Corpo e piacere.
Consumazione obbligatoria: 5 euro
Info:
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corpo e piacere
Come conciliare i propri intimi piaceri con i propri doveri sociali?
Il nostro corpo, attraverso i cinque sensi, è origine e fonte di piacere. Secondo il padre della psicoanalisi Sigmund Freud nei primi anni di vita ci relazioniamo alla realtà esterna proprio secondo il “Principio di Piacere”, a partire da quel rapporto così privilegiato ed intimo con il seno materno. Successivamente però dobbiamo fare i conti con il cosiddetto “Principio di Realtà”, ossia in termini simbolici il mondo della Legge del Padre. Dall’intimità rassicurante delle mura domestiche, noi tutti ci avviamo gradualmente ad occupare una certa identità e un certo ruolo all’interno di una società in cui valgono tutta una serie di norme e regole non-dette che dovremo imparare con l’esperienza a riconoscere. In questo passaggio fondamentale dalla centralità dell’Archetipo Materno all’apertura verso l’Archetipo Paterno sorgono tutti quei conflitti inevitabili e necessari che conducono il bambino a diventare adulto.
Cosa succede però se, come oggi sostengono in tanti, viene soppiantata la Legge del Padre e ci ritroviamo in un mondo in cui siamo costantemente sollecitati a mantenere lo status di eterni adolescenti? Se non vi è più nessun Padre da uccidere, allora forse non vi è più nemmeno alcun Desiderio da realizzare e probabilmente nessun gratificante piacere da gustare. E questo ci renderebbe molto simili a morti viventi che si trascinano, come affermava il profetico Friedrich Nietzsche, “tra una pagliuzza per il giorno e una pagliuzza per la sera”. Ma allora il vero piacere consiste forse nel mettersi alla prova, nel forzare i propri limiti, oltrepassandoli? Già, ma in una società che si fa vanto di essere “no limits”, chi può fornirceli? E il nostro corpo, nel suo apparire e agire nel mondo, quale ruolo ricopre? A queste e ad altre questioni così profondamente esistenziali, cercheremo di trovare insieme, attraverso un dialogo condiviso, alcune possibili risposte.
Loris Falconi