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Rimini, cinema Fulgor: lunedì un clavicembalo per le immagini di “La Chute de la maison Usher”

Originale il progetto varato dalla Sagra Musicale Malatestiana che porterà per la prima volta la musica nella sala cinematografica amata da Federico Fellini.  Al Cinema Fulgor le immagini del capolavoro cinematografico di Jean Epstein, ispirate alle atmosfere spettrali del racconto di Edgard Allan Poe, La Chute de la maison Usher, saranno accompagnate lunedì 8 ottobre – ore 21- dalle composizioni clavicembalistiche di François Couperin eseguita da Marcello Rossi Corradini.

Come avveniva abitualmente nelle sale cinematografiche prima dell’avvento del film parlato, l’accompagnamento musicale sarà realizzato avvalendosi di musiche preesistenti, repertorio a cui attingevano coloro che svolgevano il compito di realizzare un sostegno sonoro alle immagini sullo schermo. Stavolta lo strumento non sarà un pianoforte, ma un clavicembalo a  rintracciare una inedita corrispondenza alle sequenze del film, con una scelta di pagine tratte dalla raccolte di Piéces pour Clavecin di François Couperin. L’omaggio al genio della musica francese, di cui ricorre quest’anno il quarto centenario della nascita, si lega all’omaggio ad uno dei più innovativi rappresentanti dell’arte cinematografica e al suo indiscusso capolavoro ispirato all’universo visionario di Edgard Allan Poe.

Uscito nel 1928, La Chute de la Maison Usher ricreava le atmosfere evocate dallo scrittore americano che con i suoi racconti influenzò  musicisti come Claude Debussy – il quale non  portò mai a termine  un progetto ispirato allo stesso racconto – e maestri del cinema come Fellini che contribuì alla trilogia intitolata Tre passi nel delirio.

Nel film di Epstein gli effetti di rallentamento nelle riprese contribuiscono a ricreare la spirale di angoscia del racconto, mentre i primi piani dei protagonisti o degli oggetti, come libri o strumenti musicali, provvedono a creare un’atmosfera perturbante. “La generosità fondamentale del cinematografo – dichiarò il regista – consiste nell’arricchire e rinnovare la nostra concezione dell’universo, rendendoci accessibili dei modi di essere che lo sguardo e l’udito non possono percepire direttamente”. Alterando la percezione delle cose, Epstein dimostra di conoscere  il segreto per trovare una corrispondenza visiva alla sequenza di premonizioni che porteranno alla definitiva rovina dell’antica dimora.

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