“CGIL Rimini, CISL Romagna, UIL Rimini, senza allarmismi, ma con la preoccupazione dovuta agli effetti che il coronavirus sta determinando anche sul sistema produttivo e dei servizi pubblici e privati, ribadiscono la necessità che si realizzi un’unica cabina di regia economica sul territorio e che sia in capo alla Provincia.
Dovranno farne parte le istituzioni, le categorie economiche e le organizzazioni sindacali”. Inizia così un comunicato dei sindacati sulla situazione determinatasi con il coronavirus.
“Per quanto contenuta, la diffusione del virus sta lasciando strascichi pesanti nelle attività lavorative oltreché nella vita delle persone a partire, per esempio, dalla chiusura delle scuole che porta con sé la sospensione di alcuni servizi di trasporto, delle mense scolastiche e del pulimento, l’annullamento delle gite scolastiche. Pesanti contraccolpi – prosegue il comunicato – si rilevano nel settore turistico con le prenotazioni bloccate non solo a Pasqua ma per l’intera stagione estiva.
Sono in sofferenza alcuni artigiani del settore metalmeccanico, le aziende di allestimento fieristico, la cooperazione sociale impiegata nelle scuole.
Difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, soprattutto se provenienti dalla Cina, coinvolgono le aziende tessili che hanno problemi anche riguardo alle campagne vendita dopo la fuga degli acquirenti che hanno presenziato alle sfilate di Milano e, complessivamente, sull’export”.
“Si conferma a livello locale la richiesta fatta alla Regione da CGIL CISL UIL dell’Emilia Romagna affinché vengano definiti ammortizzatori specifici a copertura di tutti i lavoratori dipendenti e non, che sono temporaneamente sospesi dalle attività lavorative e un provvedimento di carattere nazionale che garantisca uniformità delle tutele salariali e di conservazione del posto di lavoro.
Oggi più che mai – continua la nota dei sindacati unitari – si rende necessario che la stessa Naspi venga riformata a garanzia di un maggiore riconoscimento economico del lavoro stagionale nel turismo.
Come CGIL Rimini, CISL Romagna e UIL Rimini chiediamo alle aziende di non assumere iniziative in modo unilaterale che possano ledere i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori (si veda ad esempio in alcuni territori la richiesta di autocertificazioni o l’allontanamento ingiustificato dal posto di lavoro) e di attenersi strettamente alle procedure stabilite dalle autorità competenti”.
“Per gli operatori della Sanità Pubblica che in queste settimane stanno svolgendo un lavoro straordinario è stato convenuto, con le organizzazioni sindacali, che la Regione dia indicazioni affinché tutte le prestazioni straordinarie e aggiuntive del personale del S.S.R. determinate dalla situazione di emergenza collegata al Coronavirus, vengano gestite come prestazioni aggiuntive. Un’emergenza che sta coinvolgendo con particolare accanimento le persone più anziane e di salute più cagionevole.
Nel caso di proroga di chiusura delle scuole – concludono CGIL CISL e UIL – e per garantire la continuità delle attività lavorative e ridurre la mobilità delle persone, dovranno essere concordati con le aziende l’utilizzo di permessi straordinari, ferie e quant’altro e dove sarà possibile anche l’utilizzo temporaneo del lavoro agile (smart-working).
La situazione impone il massimo di coordinamento e di competenza. Auspichiamo che la richiesta di una cabina di regia trovi riscontro immediato da parte della Provincia e degli altri soggetti istituzionali e di categoria chiamati a governare l’attuale contingenza economica”.
CGIL Rimini, Isabella Pavolucci; CISL Romagna, Paola Taddei; UIL Rimini, Giuseppina Morolli