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Rimini, Castel Sismondo: martedì “Il suono del cinema”. Le colonne sonore dei grandi film

“Fulgor al Castello – il suono nel Cinema” è una rassegna che fa parte del calendario estivo del Cinema Fulgor¨ prevede serate di cinema e musica a dal vivo con un aperitivo di benvenuto, nella splendida cornice del Castel Sismondo.

Protagoniste delle serate al Castello saranno le colonne sonore che hanno reso famose grandi pellicole cinematografiche:

“La Dolce Vita” F. Fellini (martedì 21 agosto);

“Suspiria” D. Argento (martedì 28 agosto).

Le colonne sonore potranno essere ascoltate dal vivo grazie alla partecipazione del Virgilio Ensemble, formazione musicale fondata dal pianista, compositore ed insegnante Davide Tura.

Gli appuntamenti prevedono: il momento conviviale dell’aperitivo, la musica dal vivo e il cinema sotto le stelle.

Sono stati realizzati grazie alla volontà della Khairos srl, gestrice dei cinema Fulgor e Settebello, con la partecipazione dall’Associazione Zeinta di Borg e della Libreria Riminese.

Martedì 21 agosto, alle ore 20.00 nello splendido giardino del Castel Sismondo avrà luogo il secondo appuntamento della rassegna “Fulgor al Castello – Il suono nel Cinema”.

Protagonista della serata sarà Federico Fellini con La Dolce Vita (1960) e le musiche di Nino Rota.

Per questa speciale occasione saranno ospiti la giornalista nipote del Maestro, Francesca Fabbri Fellini,  e lo scrittore docente di Accademia, Gianfranco Angelucci, amico e collaboratore di Fellini, che ha dedicato buona parte della sua attività di regista e saggista ricordando, attraverso film e scritti, l’attività geniale del Maestro.

Rimini è una città ‘cinematografica’ per eccellenza, una qualità che si riferisce non soltanto alla sua fotogenia naturale ma ancor meglio alla sua inclinazione intellettuale verso l’arte dello schermo. Probabilmente un nume tutelare come Fellini ne ha esaltato questa spontanea vocazione. La proiezione all’aperto, su grande schermo, di un film come La dolce vita, un’opera di illimitate suggestioni spettacolari leggibile sotto i più disparati registri, è un autentico evento; e il film va guardato seguendo il suggerimento dello stesso Fellini:

Anche sull’aggettivo ci fu un equivoco; si volle dare al titolo una connotazione moralistica, come se il film intendesse bollare, smascherare, denunciare non so cosa: spogliarelli, corruzione e altro. Ma io volevo solo affermare che nonostante la confusione, la paura, lo sgomento, la vita poteva essere dolce. Dolce nonostante tutto”.

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