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Rimini, Casadei (Pd): troppi problemi irrisolti e disfunzioni negli uffici tecnici del Comune

Il consigliere comunale del Pd  Giovanni Casadei, “sollecitato di persona da numerosi tecnici”, denuncia in un’interrogazione “diversi problemi irrisolti che ciclicamente si accumulano, generando delle vere e proprie disfunzioni” negli uffici del Comune che gestiscono l’edilizia, con il risultato di “ritardare quel processo di rinnovamento e rigenerazione del patrimonio edilizio diffuso, che questa amministrazione ha nel suo mandato, che incentiva attraverso molti dei suoi interventi, e che rappresenta un urgenza di assoluta rilevanza”. .

Casadei solleva tre questioni: “rapporto sue/professionisti nella gestione degli appuntamenti; trasparenza ed aggiornamento del sito web del sue e digitalizzazione; Scia in sanatoria e condoni non ancora chiusi”.

“A dispetto degli sforzi intrapresi – scrive il consigliere Dem – resta molto complessa la gestione degli appuntamenti e dei ricevimenti presso l’archivio del comune e presso i diversi tecnici istruttori dello sportello unico per l’edilizia, che oggi sono prenotabili online per circa ¾ delle disponibilità e telefonicamente le disponibilità rimanenti”.

Quattro i problemi: “Primo, la prenotazione telefonica che è un vero terno al lotto, ci vuole fortuna anche solo per avere risposta. Poi la disponibilità degli orari di ricevimento online che ad oggi, prevede un attesa di più di un mese per incontrare un tecnico scia/cila, mentre alcuni di essi, evidentemente quelli considerati più attendibili, hanno il calendario bloccato per tutto ottobre, e non sono prenotabili. Più di un mese è anche il tempo necessario per visionare un progetto in archivio. Un solo progetto in archivio, per cui la visita non è cumulabile e verifiche complesse rischiano di durare mesi”.

“Terzo, c’è il problema di un metodo di gestione della prenotazione online assolutamente macchinoso, di fatto ci si muove per tentativi, pescando la persona o il servizio che interessa da un elenco di nomi che non è neanche raggruppato per servizio e procedendo appunto per tentativi sulle date di ricevimento, sino a trovare l’orario disponibile. Un operazione che, l’ho provato sulla mia pelle per preparare l’interrogazione, negli orari di maggiore traffico può costare anche un’ora di insensato lavorìo.  Ritengo indispensabile che sia ottimizzata la gestione con un quadro sinottico di tutti i ricevimenti disponibili tra i quali scegliere il proprio senza procedere per tentativi”.

“Infine, in questo contesto, sono consapevole anche di distorsioni messe in atto da alcuni tecnici, che per ovviare ai problemi descritti precedentemente, prenotano appuntamenti a profusione, o attendono la mezzanotte ed un minuto per prenotare con maggiore disponibilità gli appuntamenti, trucchi ed escamotage ad esclusivo appannaggio dei tecnici con maggiore consuetudine che finiscono con discriminare che si comporta correttamente o non ha la stessa familiarità”.

“A questo proposito chiedo quanti sono i tecnici coinvolti, quante le ore di ricevimento, perché sono limitate a due giorni alla settimana, e perché sia stato eliminato il giorno di ricevimento libero?

Ed è stato, chiede Casadei, “intrapreso un percorso per modificare il metodo di prenotazione online? Magari limitando il numero di appuntamenti prenotabili dalla stessa persona in un’unica sessione?“.

Mi permetto di sconsigliare di utilizzare la giustificazione secondo la quale i tecnici vanno negli uffici a farsi fare i progetti dagli istruttori, perché se non ho difficoltà a credere che qualcuno possa approfittare della situazione, e che possa accadere, non può essere la risposta da dare a chi, e sono la maggioranza dei tecnici, studia si prepara e agisce correttamente”.

“L’ultimo punto mi porta al più generale tema sito web e digitalizzazione. In generale il sito web del sue non risulta essere sempre aggiornato e trasparente, con la conseguenza di generare implicitamente una differenza di trattamento tra un tecnico che ci si affaccia per la prima volta, e magari non è riminese, ed uno che invece abbia già una consuetudine di rapporti e conoscenze con il sue.  A solo titolo di esempio voglio citare che la prenotazione di un appuntamento con l’ufficio condono o con l’archivio, va preceduta dall’invio protocollato di una richiesta di accesso agli atti, ma questo non è segnalato sul sito“.

Chi si occupa dell’aggiornamento del sito? Con quale frequenza? A che punto è il percorso di digitalizzazione dell’archivio tecnico? Quali sono i tempi previsti per questa operazione che potrebbe liberare anche risorse umane da dedicare a più fruttuose attività?”.

“Rimanendo in tema online, voglio dire due parole su sieder, che per chi non lo sapesse è il sistema costruito dalla regione per la consegna online delle pratiche, è un sistema molto macchinoso, pieno di bug, non aggiornato, privo di qualsiasi flessibilità, un sistema così rigido che se chiami l’assistenza segnalando delle disfunzioni, non si preoccupano di correggerle, ma di segnalarti un metodo per aggirarle, che il più delle volte costringe a prassi non corrette.  Mi risulta nemmeno gli uffici comunali di fatto lo usino per la gestione del proprio lavoro”.

“Chiedo, che tipo di feedback ha il comune di Rimini sulla gestione sieder, in che misura è coinvolto nel fornire indicazioni per aggiornare ed implementare il sistema? L’adesione al sistema è oneroso? Mi chiedo come intenda muoversi il comune per procedere nella direzione della digitalizzazione, non tutti i comuni romagnoli ad esempio utilizzano il sieder, esistono altre esperienze che hanno esteso il sistema suapER anche alle pratiche edilizie, semplificando moltissimo le procedure.  L’invio delle pratiche a mezzo pec come misura transitoria è ancora disponibile?”.

“Solo un accenno per mancanza di tempo alla mole di pratiche scia in sanatoria e condoni edilizi ancora in attesa di giungere a compimento, una questione che incide pesantemente sulla rigenerazione urbana”.

“Questa mole di pratiche non concluse, è un problema che assessore e dirigente hanno trovato irrisolto al loro insediamento, ma chiedo a loro quale sia la situazione ad oggi, quante siano le pratiche in questa condizione, come si intenda intervenire, quali sono i tempi ipotizzabili per analizzare le pratiche accumulate”, conclude Casadei.

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