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Rimini, cartelli dei divieti di balneazione affidati al volontariato

Posizionamento e rimozione dei cartelli di divieto temporaneo di balneazione e gestione dei cancelli di accesso alle scogliere artificiali realizzate sul molo di levante del porto canale di Rimini e in prossimità del molo n. 22 della Darsena di Rimini, per il periodo di attività balneare.

Questi i servizi oggetti dell’istruttoria pubblica approvata dalla Giunta del Comune di Rimini, nel corso della sua ultima seduta, che ha come destinatari le Associazioni di volontariato iscritte negli elenchi della banca dati di volontariato della Regione Emilia Romagna, di rilevanza per il territoriale provinciale di Rimini. Lo scopo è quello di individuare, tra queste, la più idonea a cogestire le azioni del progetto “Balneazione 2021-2025”, per garantire la realizzazione tempestiva delle attività a tutela della salute pubblica.

Le Associazioni si impegneranno ad utilizzare i propri soci volontari e a garantire che gli operatori utilizzati siano in possesso delle necessarie competenze per lo svolgimento delle attività, che saranno specificate e regolamentate da una apposita convenzione.

L’attività dovrà coprire tutti i 14 km di costa del territorio Comunale. Sono interessate 10 acque di balneazione ricadenti nel territorio del Comune di Rimini (Brancona, La Turchia; Marecchia Nord; Marecchia Sud; Ausa; Colonnella 1; Colonnella 2; Rodella; Roncasso; Rio dell’Asse nord) per un totale di 114 plance e relativi cartelli di divieto temporaneo di balneazione. Sono escluse tutte le acque di balneazione che hanno visto il completamento della separazione reti nella zona di Rimini nord grazie ai lavori del Piano di salvaguardia della Balneazione.

Le Associazioni di volontariato dovranno assicurare la pronta disponibilità di mezzi e uomini per l’intervento e una tempestiva e costante comunicazione con gli uffici comunali. Alle associazioni di Volontariato sarà corrisposto un rimborso spese, coperture ed eventuali altre spese necessarie per l’attività per un importo complessivo 5.500 euro all’anno.

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