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Rimini Calcio: male a Fano, sarà peggio a Terni?

Buona la prima…
Così avrei voluto aprire la riflessione sulla gara di Fano vista come prima di cinque gare importanti e ravvicinate.
Purtroppo la prima non è stata buona ma pessima nel risultato e per lo spettacolo offerto.
Non sono un amante dello spettacolo fine a se stesso, predico sempre e da sempre che il calcio è un gioco in cui si sta in campo per fare gol e per evitare di prenderli, come questo avvenga è un dettaglio.
Un dettaglio per alcuni importante ma pur sempre un dettaglio.
C’è chi dice che pagando un biglietto bisogna divertire e il divertimento passa per forza attraverso i movimenti e un certo numero di giocate che devono, per contratto, non mancare mai quando si paga un biglietto.
Roba che la Fiorentina ai tempi di Nappi poteva chiedere un sovraprezzo ogni volta che faceva una “foca” ben riuscita!
Signori, il calcio è nel dribbling oppure nei movimenti o semplicemente in tutto ciò che viene chiamato gioco tanto quanto è nel sudore, nel sacrificio, nello sguardo di un giocatore che, saltato per l’ennesima volta, non si arrende e insegue l’avversario sino a sradicargli il pallone dai piedi.
Il calcio non è nuoto sincronizzato, dove chi è più bello e sincrono vince, ma è saper fare con quello che hai, quello che ti puoi permettere e ciò che sei in grado di sviluppare combinando il mix di talento, atletismo e personalità degli atleti.
Abbiamo un Rimini quest’anno che non pare brillare tantissimo in talento, da quando c’è Acori si batte benino atleticamente ma che in trasferta difetta troppo e in maniera palese di personalità.
Perchè a Fano è mancato il piglio, il carattere, la voglia di metterli sotto che tutti quanti ci aspettavamo.
Il Fano era ultimo in classifica con una sola vittoria, sino a ieri, nel carniere e questo è stato evidente da subito.
Non erano spavaldi, piuttosto timorosi ma testando cammin facendo l’inconsistenza biancorossa sono cresciuti sino ad imbastire una gara che hanno fatto loro grazie a un episodio ma anche, appunto, tirando fuori grinta e personalità.
Grinta e personalità che il Rimini non ha avuto consentendo al Fano una gestione del vantaggio sin troppo facile senza mai una giocata importante, senza mai un acuto, senza mai arrivare dalle parti del portiere avversario in maniera convincente.
La sconfitta è stata quasi indolore se si guarda la classifica ma pesante da digerire nel contesto della gara vista la sterilità e il nulla prodotto, soprattutto dopo lo svantaggio quando ci si aspettava una reazione che non è mai arrivata.
Tutte tematiche ammesse dal mister nel dopogara che non sono state fatte proprie dal nostro giovane centravanti che ha parlato di buona reazione e di sfortuna.
A 19 anni si possono anche fare delle uscite a vuoto, pur non essendo un portiere, quando si tratta di duellare con microfoni e taccuini ma se non si riconoscono problemi evidenti non si cresce e non si migliora, cosa che auguro al nostro centravanti e a tutta la squadra già da martedi sera in quel di Terni.
Già, questo campionato che non partiva mai e difficilmente si rendeva decifrabile anche nel numero dei partecipanti adesso è nel pieno del suo svolgimento e le gare si susseguono senza dare il tempo di prendere un respiro profondo.
La Ternana viene descritta da tutti come una corazzata già costruita e pronta per la serie B che si prendera’ questo campionato senza troppi patemi.
Proprio a voler dare peso al detto che nel calcio nulla e’ scontato la Ternana, attualmente ottava, arriva al recupero di martedì sera dopo due sconfitte consecutive.
Se andiamo per detti e adagi un bel “non c’è il due senza il tre” calza a pennello ma senza un atteggiamento importante da parte dei nostri giocatori non ci saranno proverbi che tengano e il rischio di uscire dallo stadio Liberati senza punti in saccoccia è alto.
Difficile pensare che una squadra dotata di giocatori del calibro di Marilungo, Vantaggiato, Nicastro, Lopez, Defendi e con seconde linee come Bifulco e Altobelli possa continuare a sbagliare gare su gare.
Non aiuta nemmeno guardare chi siede in panchina per gli umbri, tale De Canio che in passato ha saggiato anche la categoria maggiore.
Non manca un pubblico importante a sostenere la città dell’acciaio di neroverde vestita, pubblico importante in uno stadio importante che ha visto tanta serie A ma anche una bella pagina di storia biancorossa.
Al Liberati di Terni si disputò infatti la finale play off del campionato di serie D stagione 2010/2011 che vide il Rimini, targato Amati, battere ai rigori la Turris riconquistando, pur comparendo nei ranghi da ripescata l’anno successivo, il professionismo ai tempi targato serie C2.
Non saranno tanti ma sicuramente appassionati i riminesi che martedi sera alle 20 e 30 si gusteranno la gara dal vivo, per tutti gli altri ci sarà lo streaming da seguire sul computer.
Forza Rimini!

Emanuele Pironi

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