Oggi pomeriggio, sul palco della FIC (Federazione Italiana Cuochi) allestito alla fiera di Rimini per Beer Attraction in occasione dei Campionati della Cucina Italiana, è salito anche il Sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dorina Bianchi. “La cucina è un moltiplicatore di esperienze – ha detto – Domani si inaugura l’anno nazionale del cibo italiano ed è significativo che già oggi qui sia rappresentato, con elementi di grande valore, un settore che è anche importante attrazione e motore per il nostro turismo”. Le ha fatto eco Giorgio Lainati, Vicepresidente della Commissione Parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei Servizi Radiotelevisivi: “E’ giusto che anche la politica si interessi alla sana alimentazione e al benessere. E sono contento di aver visto qui tanti giovani, che vogliono diventare chef, intenti ad approfondire l’importanza della salute in cucina anche tramite l’uso di prodotti e macchinari di alta qualità”.
E’ IL BIRRIFICIO CRAK BREWERY DI CAMPODARSEGO (PD) IL MIGLIOR BIRRIFICIO DELL’ANNO
E’ il birrificio Crak Brewery il vincitore della XIII edizione del Premio Birra dell’Anno, ospitata per la quinta volta da Beer Attraction e le cui premiazioni si sono tenute oggi pomeriggio alla fiera di Rimini, nella giornata inaugurale della manifestazione fieristica dedicata al settore delle birre speciali e delle craft beer. Il birrificio di Campodarsego, in provincia di Padova, ha trionfato tra i 279 birrifici in gara, per un totale di 1650 birre. Il titolo di birrificio dell’anno viene assegnato da Unionbirrai al produttore che, con tre birre in concorso, ottiene la migliore sommatoria di punteggi. Erano 41 quest’anno le categorie in gara, in crescita rispetto allo scorso anno (erano 29), come in aumento (del 20%) è stato il numero delle birre partecipanti.
La giuria del Premio Birra dell’Anno si è riunita per assaggiare e giudicare le 1650 birre in concorso nei due giorni precedenti Beer Attraction. Davvero un mix di culture la composizione: su 84 giudici totali ben 48 erano gli stranieri provenienti da 19 paesi, in particolare Europa (Regno Unito, Spagna, Olanda, Francia, Germania, Austria, Belgio, Finlandia, Repubblica Ceca, Polonia, Bulgaria, Russia), ma anche dalle Americhe (USA, Canada, Messico, Brasile) e dall’Estremo Oriente (Cina, Giappone, Corea del Sud).La cerimonia di consegna dei riconoscimenti del Premio Birra dell’Anno si è svolta oggi pomeriggio nella Beer Arena, nel padiglione C5 di Beer Attraction, davanti ad un folto pubblico di appassionati. (Foto allegata)
A BEER ATTRACTION LE REGOLE PER L’HAMBURGER PERFETTO. IN ATTESA DELLA BURGER BATTLE
L’unione fa la forza a Beer Attraction. Unilever Food Solutions con Hellmann’s, il brand di dressing più famosi al mondo, Lantmännen Unibake, leader nella produzione di pane per hamburger gourmet e Baldi Carni, l’azienda marchigiana che ha inventato l’Angusburger, condividono un unico stand dove ogni giorno vengono proposti show cooking con professionisti del settore. Il primo assaggio oggi, alla fiera di Rimini, dove lo chef executive Unilever Food Solution Giuseppe Buscicchio ha proposto uno show cooking su “L’architettura dell’hamburger”. Le tre regole per l’hamburger perfetto? “Pane, carne e salse di qualità – ha spiegato Buscicchio – E poi mettere gli ingredienti a piramide stando attenti a non mettere le insalate alla base, ma per ultime. Oggi l’hamburger è un vero e proprio piatto gourmet, sta diventando il piatto unico per eccellenza e ci si può davvero sbizzarrire”. A sbizzarrirsi saranno, lunedì 19 febbraio, i partecipanti alla prima Burger Battle italiana che si svolgerà nello stand di Unilever, Lantmännen Unibake e Baldi Carni. Una vera e propria sfida all’ultimo burger, che vedrà coinvolti sei chef di hamburgherie italiane: Pizburg di Novate Milanese, Opificio Vescovio di Roma, RobY di Reggio Calabria, Hamburger Paisàni di Aversa, Paradise Playcenter di Monsano in provincia di Ancona e Belle Epoque, Ministry of Quality di Porto San Giorgio in provincia di Fermo. (Foto allegata)
BIRRA GLUTEN FREE, QUINOA E TEFF I CEREALI DEL FUTURO IN BASE AD UNA RICERCA DEL CERB
Nuove prospettive per la produzione di birra gluten free grazie al Cerb, il Centro di Eccellenza per la Ricerca sulla Birra dell’Università di Perugia, che oggi ha presentato a Beer Attraction i risultati di una lunga ricerca sulla “Maltazione dei cereali alternativi per il processo di produzione della birra”. La novità introdotta dagli studi del Cerb, ad opera della dottoressa Ombretta Marconi, riguarda l’utilizzo di due cereali, la quinoa e il teff, oltre al riso su cui già si sta rivolgendo l’interesse anche da parte delle imprese. Il teff è un cereale diffuso in Etiopia, da cui si ricava una tipica bevanda fermentata. La quinoa, finora conosciuta anche in Italia come cereale da utilizzare per arricchire le insalate, si è rivelata anch’essa particolarmente adatta alla produzione di birra gluten free e quindi adatta alla platea dei consumatori celiaci. La ricerca ha portato a produrre birra, per ora in via sperimentale, da entrambi i cereali, con l’intento di attirare anche l’interesse dell’industria.