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Rimini Autismo alle famiglie rifiutate: “Venite in Riviera e scoprite il nostro progetto”

“Venite a conoscere la Riviera che è stata ‘caso studio’ del progetto europeo “Friendly Beach”!” Rimini Autismo invita le dieci famiglie di persone con autismo protagoniste della vicenda del 29 dicembre (quando non sono state accolte da una struttura nel Lazio) a scoprire “Autism Friendly Beach” il progetto di accoglienza consapevole di persone con autismo attivo da sei anni sulla riviera di Rimini.

“La notizia di questi giorni, riguardante le dieci famiglie rifiutate dall’hotel delle terme perché composte da ragazzi con autismo, sorprende, ma neanche così tanto, purtroppodichiara Alessandra Urbinati, presidente di Rimini Autismo e mamma di una ragazza con autismo –. Ed è proprio per questo che sulla riviera di Rimini è nato ed è attivo da sei anni il progetto chiamato Autism Friendly Beach, ovvero una rete sociale unica in Europa che caratterizza il territorio come destinazione autism friendly.”

Il progetto, nato nel 2013 con l’intento di offrire alle famiglie di persone con autismo la possibilità di vivere serenamente la propria vacanza in Riviera, è risultato nel 2015 fra i vincitori di un bando europeo sul turismo accessibile che gli ha permesso di fregiarsi del marchio della Comunità Europea ed è stato promotore di un network di respiro internazionale tuttora in essere.

Capofila del progetto è Rimini Autismo, un’associazione di volontariato di famiglie di persone con autismo, che ha trovato supporto in primis nell’amministrazione comunale di Rimini e a seguire in quelle di Riccione, Cattolica e Misano Adriatico, e collaborazione fattiva da parte delle associazioni locali di categoria, a partire dall’Associazione Italiana Albergatori e Promozione Alberghiera Rimini, alle cooperative bagnini di zona.

Negli anni si è costituita una rete della quale fanno parte hotel di diverse categorie, stabilimenti balneari, bar e ristoranti di spiaggia. Fanno parte della rete anche i parchi tematici Costa Edutainment (Acquario di Cattolica, Aquafan, Oltremare, Italia in Miniatura e Mediterraneo) e uffici pubblici per l’informazione e l’accoglienza turistica (IAT). Per far parte della rete è necessario prendere parte a corsi tenuti dall’associazione stessa, coadiuvata dal Centro Autismo della AUSL Romagna di Rimini, da psicologi e personale specializzato.

Le strutture della rete, i cui operatori hanno partecipato a corsi di formazione e aggiornamento sul tema ‘cultura e accoglienza di persone con autismo’, sono contraddistinte da cartelli e insegne identificative.
Oltre alle strutture di accoglienza e di servizio, la rete si avvale della Cooperativa Millepiedi grazie alla quale può contare su un team di educatori professionali, approvati dall’associazione, disponibili a ore per il sollievo delle famiglie e che diventano, per i ragazzi più grandi, compagni qualificati e competenti a disposizione per affiancare o accompagnare nelle uscite.

“Ad oggi sono state tante le famiglie che hanno trovato nelle strutture partner del nostro progetto un vero e proprio punto di riferimento per trascorrere vacanze serene in luoghi abilitati a ricevere i loro cari con autismo con consapevolezza e capacità – prosegue la presidente di Rimini Autismo –. Noi, che siamo prima di tutto genitori, sappiamo bene che, per chi si trova a vivere la condizione dell’autismo, le necessità sono tante, e anche la vacanza è importante, come momento di riposo, fa bene alla famiglia, per questo ci siamo impegnati in questo progetto. E per questo ci sentiamo di intervenire in questa vicenda, non da ultimo per invitare i genitori che hanno vissuto lo spiacevole rifiuto a conoscere ‘Autism Friendly Beach’ e magari a scegliere per le loro prossime vacanze, la riviera di Rimini. Il nostro progetto si trova sul sito riminiautismo.it alla pagina http://www.riminiautismo.it/it/friendly-beach.php

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