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Rimini, assolto bidello accusato di molestie da due studentesse

“E’ la fine di un incubo“: così alla lettura della sentenza il bidello di una scuola superiore di Rimini che era stato accusato di molestie da due studentesse. Il tribunale di Rimini lo ha assolto “perché il fatto non sussiste”. L’uomo un 52 enne riminese difeso dall’avvocato Giovanna Ollà, oltre a ritrovarsi schiacciato da accuse infamanti, aveva anche perso il lavoro: violenza sessuale, minacce e adescamento di minore. Ma secondo il giudice nulla di tutto questo è avvenuto.

I fatti risalgono alla fine del 2017, quando due ragazze, di 15 e 16 anni, avevano raccontato ai genitori di aver ricevuto pesanti e ripetute molestie da parte del bidello; prima a parole, poi allungando anche le mani durante le ricreazioni. Una delle due ha detto che l’uomo le avrebbe anche mostrato una sua foto scabrosa.

Scattata la denuncia, il 52 enne aveva sempre negato tutto, ma era stato rinviato a giudizio. Durante il processo, però, il racconto delle due ragazze, nessuna delle quali si era costituita parte civile, non ha trovato alcuna conferma.  La coordinatrice scolastica ha affermato di non aver mai rivenuto segnalazioni, né su quello né sul altri casi. Mentre testimoni della difesa hanno riferito di un clima teso fra le due studentesse e il bidello. Lui stesso aveva spiegato di aver rimproverato più di una volta le ragazze per il loro comportamento irrispettoso e talvolta violento; la sua opinione è che le adolescenti avessero voluto vendicarsi lanciando quelle accuse.

Ieri pomeriggio il tribunale collegiale di Rimini lo ha assolto con formula piena. La motivazione della sentenza sarà depositata entro i 90 giorni previsti dalla legge. A quel punto l’ex imputato potrà valutare se chiedere di essere risarcito per una storia che ha rischiato di rovinargli la vita, oltre a lasciarlo disoccupato.

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