“Recentemente sono apparsi per le strade della nostra città – scrive l’Associazione Radicali Rimini “Piergiorgio Welby” – manifesti contrari alla legalizzazione dell’eutanasia in Italia.
Sono inoltre state diffuse sulla stampa locale affermazioni tendenziose, sprezzanti e distanti dal vero a riguardo.
In quanto associazione Radicali Rimini intitolata proprio a Piergiorgio Welby, uomo che ha dedicato l’ultima parte della sua vita alla battaglia per essere liberi di decidere sulla propria fine, alcuni nostri membri per primi hanno collaborato alla promozione del referendum che, dopo aver raccolto più di 1.235.000 firme, presto, legittimamente, permetterà ai cittadini italiani di esprimersi democraticamente sull’argomento, sentiamo forte il dovere di rispondere alle accuse che sono state mosse nei confronti dell’iniziativa.
L’eutanasia – prosegue la nota dell’ Associazione Radicali Rimini “Piergiorgio Welby” – non è uno strumento che riduce le libertà individuali ma al contrario permetterà di ampliarle, non potrà essere imposto, sarà una via percorribile a discrezione del malato che decidesse nella propria personale condizione in maniera autonoma. Nello specifico, se l’attuale quesito referendario fosse approvato, non potrà comunque ricevere l’eutanasia chi fosse minorenne, chi non fosse in grado di intendere e a chi fosse estorto il consenso con minacce, violenza o suggestione.
Pensiamo sia un atto di civiltà – continua l’Associazione – dare ai cittadini la possibilità di percorrere questa strada, riteniamo sia scopo dello stato ampliare le libertà dell’individuo e proteggerle da chi, mosso da un dogmatismo fanatico e puritano, desidera limitare le scelte altrui alla propria volontà.
Ci impegneremo per promuovere – conclude la nota dell’ Associazione Radicali Rimini “Piergiorgio Welby” – nel nostro territorio, dibattiti sull’argomento, invitiamo e speriamo vogliano partecipare in particolare coloro che oggi, privi di contraddittorio, si espongono con decisione”.