“Lentamente ma con buon ritmo stanno riprendendo le attività produttive in Emilia-Romagna e stanno prendendo forma le iniziative della Regione per sostenere questa difficile ripresa”, dichiara in un comunicato stampa Art.1-MDP, Rimini.
“Il coordinamento della provincia di Rimini di Art.1- MDP, alla luce delle difficoltà che toccano migliaia di cittadini colpiti dagli effetti economici dirompenti del Covid 19, intende accompagnare la ripresa manifestando i propri punti di vista ed eventuali elementi di criticità nelle politiche regionali e locali.
Su tre questioni richiamiamo l’attenzione:
- All’omaggio che rivolgiamo a tutti i sanitari ospedalieri che hanno garantito professionalità e generosità nella cura dei malati di Covid, vogliamo aggiungere anche la “rete” territoriale dei medici di base che, senza clamore, hanno garantito i primi essenziali contatti con gli infettati. Questa rete ha dimostrato di essere decisiva per non produrre il collasso degli ospedali, ad essa occorre dedicare un progetto regionale di rafforzamento e adeguamento funzionale;
- E’ stato approvato il protocollo regionale per la riapertura dei Centri Estivi in Emilia-Romagna a partire dall’8 di giugno, per ragazzi dai 3 ai 17 anni. Si tratta di una scelta importante che risponde all’esigenza delle famiglie di riprendere il lavoro e consente ai ragazzi di tornare a vivere in contesti di socializzazione dopo mesi di confinamento. Va però segnalata, per i necessari chiarimenti, la scelta di inserire tra il personale dei Centri Estivi ragazzi volontari di almeno sedici anni. Ci chiediamo: con quale funzione? Con quale formazione? Questi volontari saranno educatori o educandi? Forse un più efficace confronto con le organizzazioni sindacali della funzione pubblica che seguono da anni l’attività dei Centri Estivi, avrebbe potuto dare risposta a queste domande. Avrebbe ad esempio potuto proporre di utilizzare personale qualificato, sia sul versante sanitario che educativo, attualmente non utilizzato e coperto da ammortizzatori sociali;
- L’approccio al superamento delle diseguaglianze sociali, in particolare dentro questa crisi drammatica, evocato anche dal Governatore della Banca d’Italia, come può superare lo stadio della pura enunciazione? Un esempio può venire da Hera. Giustamente Cgil-Hera suggerisce di avviare nella pratica delle gestioni aziendali l’attuazione dei principi di eguaglianza, magari a partire dai manager dell’Azienda di Servizi partecipata dagli Enti Pubblici dell’Emilia-Romagna. Non sono accettabili, in un momento come quello che l’economia nazionale attraversa, trattamenti economici di centinaia di migliaia di euro, pagati dai cittadini attraverso le tariffe. Cittadini che magari aspettano ancora la cassa integrazione o hanno dovuto chiudere le loro attività a causa del Covid 19. Perché non prendere, per esempio, a confronto gli stipendi dei manager con i salari delle Cooperative sociali sub-appaltatrici di Hera? L’attuazione pratica dei principi passa spesso da semplici decisioni”.
Coordinamento provinciale Art.1 MDP – Rimini