“Tempi sempre più duri per i pensionati ex frontalieri che dopo una vita di lavoro sul Titano si trovano a dovere pagare le tasse in due Stati, nonostante una convenzione sottoscritta da Italia e San Marino nel 2013 preveda che le pensioni di sicurezza sociale debbano essere tassate solo in uno Stato. Addirittura – scrive in una nota il Comites San Marino – i pensionati ex frontalieri si sono visti recapitare prima dello scorso Natale una richiesta da parte dell’Agenzia delle Entrate di Rimini, con la quale si chiedeva loro di versare in Italia l’equivalente delle imposte pagate a San Marino per di più con sanzioni ed interessi.
Il nocciolo della questione sta nel significato da attribuire al concetto di “pensioni di sicurezza sociale”.
Nessuna convenzione bilaterale ne dà spiegazione, lasciando che venga interpretata da ciascuno Stato a seconda del proprio interesse, per cui l’Agenzia delle Entrate di Rimini ritiene che per pensioni di sicurezza sociale debbano intendersi solo quelle erogate a soggetti privi di copertura previdenziale che versano in difficoltà economica.
In realtà – continua la nota di Comites San Marino – sul punto si è espressa già la Corte di Cassazione che, in diversi pronunciamenti, ha sancito come nell’ordinamento italiano, a seguito di un’evoluzione costituzionalmente orientata, il termine “sicurezza sociale” sia indicativo di un concetto di ampio contenuto, comprensivo di tutti i diritti, tanto di previdenza che di assistenza, collegati alla persona, alla sua dignità ed in quanto tali, inviolabili, secondo i principi riconosciuti dall’art. 38 della Costituzione, principi peraltro presenti anche nel diritto internazionale.
La vicenda è seguita con molta attenzione dal Comites San Marino, nella persona del Presidente Avv. Alessandro Amadei e dall’Avv. Clelia Santoro del Foro di Rimini, legale di alcuni pensionati ex frontalieri residenti nel riminese, i quali a causa di questo insostenibile salasso fiscale, rischiano di non avere un reddito necessario per vivere. Emblematico è il caso del sig. Giuliano Brugnoli, pensionato ex frontaliere assistito dall’Avv. Santoro che si è visto recapitare una comunicazione dall’Agenzia delle Entrate di Rimini, con cui gli viene richiesto il pagamento in Italia delle imposte sulla pensione già pagate a San Marino, sconvolgendo i suoi progetti per il futuro e costringendolo a rinunciare a spese già programmate.
Pertanto – conclude la nota – l’Avv. Alessandro Amadei, in rappresentanza del Comites San Marino e l’Avv. Clelia Santoro lanciano l’ennesimo appello al Governo Italiano, affinché ponga fine a questo ingiusto trattamento fiscale”.
In copertina: l’avv. Santoro, Comites