E’ stato un sabato sera di controlli quello appena trascorso, un’attività di presidio del centro storico da parte della Polizia Locale di Rimini, che durante il fine settimana si è estesa dai controlli sull’alcol a quelli nei locali che avevano la musica oltre l’orario consentito.
Si tratta di un’attività costante di monitoraggio, estesa dalla zona mare fino al centro storico, che la Polizia Locale sta svolgendo da tempo e che, in quella settimana, già nella serata di martedì 22 ottobre, durante un controllo ad un mini market, aveva fatto riscontrare una sanzione di € 1032 per una vendita di alcol oltre l’orario consentito, stabilito dalla norma per le ore 22. Un impegno che poi è continuato anche nel fine settimana, quando una pattuglia composta da tre agenti in abiti civili, appartenenti al Distaccamento del Centro Storico, ha svolto la stessa attività di prevenzione sulla somministrazione di alcol, nei locali del centro. Un servizio iniziato alle ore 20 che si è protratto fino alla mezza notte, senza riscontrare, fino a quell’ora, anomalie, violazioni o sanzioni.
Nella stessa serata, al termine dei controlli dedicati alla somministrazione degli alcolici, la pattuglia ha iniziato le verifiche per il rispetto degli orari legati alla musica nei locali. Un’attività importante, iniziata oltre la mezzanotte, imposta dal regolamento per la tutela dell’inquinamento acustico, che mira al contenimento ed all’abbattimento delle emissioni sonore derivanti dall’esercizio di attività che impiegano sorgenti sonore. Gli agenti hanno rilevato diverse situazioni che violavano il regolamento, il quale prevede all’articolo 8, che la musica, dopo le ore 24, non sia più udibile dalla pubblica via.
Durante l’ultima sessione di controlli sono state accertate 9 sanzioni in altrettanti locali, che in maniera collaborativa hanno capito ed accolto la contestazione senza fare polemiche. Il totale delle sanzioni fatte dai vigili è stato di € 7416, che comprende due tipi di sanzioni, la prima è quella relativa al regolamento di 516 €, che si aggiunge ai 308 € previsti dall’art 8 della legge regionale del 2003.