“Blocchiamo tutto. Ora abbiamo un nuovo governo, con un nuovo ministro degli interni, che è Matteo Salvini. … Lui saprà indicarci come fare e darci gli strumenti per affrontare la situazione nel modo più opportuno”… l’auspicio del Cons. Zoccarato ancora vibra nella sala che solo una settimana fa ha ospitato l’assemblea pubblica sul progetto di superamento dell’area di Via Islanda, accompagnato da una roboante acclamazione, un tripudio. Tanto tuonò che alla fine piovve. La profezia prende forma nella parole del neo Ministro dell’interno, che nello spazio di un tweet ci indica la strada; censire la popolazione Rom, cacciare gli irregolari, tenerci “purtroppo” quelli Italiani.
Forma e sostanza nel caso del Ministro Salvini vanno di pari passo, senza fraintendimenti. Tutto chiaro quindi? Nebbia in Val Padana verrebbe da dire: da ieri per gli esponenti della Lega Regione e Amministrazione Comunale, applicando la legge 11 del 2015 per l’inclusione sociale di Rom e Sinti, diventano d’incanto i precursori della nuova linea. Confondendo volontariamente il concetto di censimento etnico, vietato dalla Costituzione e da un primario senso di umanità, da un monitoraggio consensuale, una rilevazione demografica in coerenza con le linee guida europee, che ha il solo obiettivo di mettere in pratica le azioni necessarie a superare i grandi campi.
Pertanto, caro Zoccarato, sottraendo le ripugnanti accezioni razziste che successivi tweet hanno tentato di smorzare, pare che siano le indicazioni governative, almeno quelle indicate dal Premier Conte sentito Di Maio, ad andare nella stessa direzione del tanto stigmatizzato percorso approvato dall’assemblea regionale nel 2015 con l’adesione dello stesso Movimento. Movimento che oggi si materializza con il pensiero del Senatore Croatti, che ci spiega che il problema va affrontato, analizzato, e superato secondo gli obiettivi posti dalla Comunità Europea. Appunto”.
Alberto Vanni Seg. Com. PD Città di Rimini
