Alla poesia è dedicata la 6° edizione di “Pneuma. In ascolto dello spirito”, la rassegna curata da Oriana Maroni e Mariolina Tentoni, che propone incontri con libri, parole e musica per riflettere e dialogare sul senso dell’esistere e sulla dimensione esperienziale della ricerca spirituale, aspetti non eludibili nella vita dell’uomo, al di là delle fedi e degli orientamenti culturali. Sarà dunque la poesia, attraverso i cui suoni e parole il mondo ci arriva con maggiore mistero e profondità, la protagonista in tutte le sue forme: come voce, musica, respiro, parola. L’apertura della rassegna, mercoledì 17 luglio (ore 21) è affidata ai Canti della spiritualità musulmana. Rumi e i salmi sufi, letti da Giuseppe Prosperi e accompagnati dai flauti di Fabio Mina. Con Ogni volta che chiudo gli occhi la parola della poetessa e artista Sabrina Foschini, accompagnata dal paesaggio sonoro di Andrea Felli, sarà la protagonista della serata di mercoledì 24 luglio (ore 21). Dalle memorie di mare, di sabbia e di terra della poetessa riminese ai silenzi dei pascoli e della montagna delle poesie di Roberta Dapunt, che mercoledì 31 luglio (Sala del Giudizio, ore 21) con voce del verbo essere umano introdurrà al vocabolario dell’esistenza, alla “verità fisica dell’essere qui e ora”. La rassegna si chiuderà mercoledì 7 agosto (ore 21), con Il ponte sospeso dei sogni, letture poetiche di Damiana Di Gennaro, poetessa “mai sovraccarica, mai eccessiva” nelle sue tessiture tra il sogno, contemplazione e la vita reale.
Ingresso libero e gratuito
Mercoledì 17 luglio, alle 21
Giardino del Lapidario
La poesia di Rumi, maestro sufi e grande poeta, e i canti della spiritualità musulmana
Lettura di Pippo Prosperi
Musica di Fabio Mina al flauto
Mercoledì 24 luglio, alle 21
Giardino del Lapidario
Letture poetiche di Sabrina Foschini
Paesaggio sonoro di Andrea Felli
Mercoledì 31 luglio, alle 21
Sala del Giudizio
voce del verbo essere umano
Letture poetiche di Roberta Dapunt
Mercoledì 7 agosto, alle 21
Giardino del Lapidario
Il ponte sospeso dei sogni
Letture poetiche di Damiana de Gennaro
Chi sono
Roberta Dapunt. Il rapporto con la montagna, i pascoli, i suoi animali, i cicli naturali, i silenzi, il lavoro manuale di contadina, nutrono la sua voce poetica. Ha pubblicato le raccolte di poesia OscuraMente (1993), La carezzata mela (1999), La terra più del paradiso (Einaudi, 2008) e Le beatitudini della malattia (Einaudi, 2013). Presso l’editore Folio è uscito un altro suo libro di poesie con traduzione tedesca a fronte dal titolo Nauz, in ladino con traduzione in tedesco a fronte (2012), ora ripubblicata anche con traduzione in italiano (Il ponte del Sale, 2017). Sempre per Einaudi, nel 2018, ha pubblicato la raccolta di poesie Sincope.
Damiana De Gennaro studia lingua e cultura giapponese presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”. Ha pubblicato Aspettare la rugiada (Raffaelli, 2017) e Shibuya Crossing (Interno Poesia, 2019). Suoi testi compaiono su diverse antologie e blog letterari. Ha collaborato alla redazione della sezione online della rivista “Atelier” e la rivista “Mosse di Seppia”.
Andrea Felli . Compositore e produttore musicale. Attivo in diversi ambiti della ricerca sonora, realizza colonne sonore per cinema teatro e pubblicità. Il suo studio di registrazione è Farmhouse (RN).
Sabrina Foschini artista, critica d’arte e poetessa riminese. Insegna “Storia della moda” all’Accademia di Belle arti di Rimini e tiene da diversi anni, laboratori poetici alla Biblioteca Gambalunga. Della sua vasta produzione poetica , si citano le pubblicazioni più recenti: nel 2012 ha pubblicato Voce del verbo, Moretti & Vitali (BG); per Raffaelli Editore: Ragioni della sete 2006, Terramare 2011 e la traduzione del libro L’amore non ha niente a che fare con l’amore di Verónica Jiménez, 2015 e nel 2017 Remembrandt, NFC Edizioni (RN) con disegni di Lucas Brunnen. Nel 2018 ha curato assieme a Debora Branchi il libro di Michele Baldini Sono stato nel buco delle storie, NFC Edizioni.
Fabio Mina flautista e compositore, collabora con musicisti a livello internazionale; ha approfondito il linguaggio dell’improvvisazione, lo studio di strumenti a fiato di diverse parti del mondo e i legami tra musica suono e relativi legami spirituali. Nel tempo ha approfondito la ricerca sulla musica antica e la musica sacra del mondo, concentrandosi sul repertorio Sufi e quello della mistica medioevale Hildegard von Bingen.
Giuseppe Prosperi ha lavorato per quarantadue anni nella scuola della Repubblica, esercitando per un trentennio la funzione di preside. Ha sempre amato leggere ad alta voce ai suoi allievi poesie e racconti. Ha pubblicato racconti di viaggio: La Romagna in bicicletta (1984); Inverno centrale (2004) e poesie: Chiare ombre (1997); racconti di lettere e ospiti: L’ospite e il libro, (2014).