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Rimini, al Lettimi musica dall’asilo all’università: nuovo ciclo di concerti, convegni e formazione

“Conservatorio” è il termine con cui viene universalmente identificato un istituto di studi musicali specialistici e in Italia questo termine è associato a “statale”. Da circa vent’anni una riforma ha trasformato tutti questi istituti in “Istituti Superiori di Studi Musicali”, inseriti nel sistema universitario italiano ed europeo, abilitati a rilasciare lauree di primo e secondo livello. Anche gli istituti ex-pareggiati, come il Lettimi, fanno parte a pieno titolo di questo sistema e sono già di fatto delle università della musica: il passaggio in corso, in questo momento, del personale del Lettimi dai ruoli del Comune ai ruoli dello Stato, non cambia la natura e la sostanza della formazione didattica e dell’attività che viene svolta.

E’ importante ricordare tutto ciò per sottolineare che Rimini dispone già di un’istituzione di alta formazione musicale, senza dover aspettare nessun altro passaggio amministrativo.

Da tutto ciò risulta evidente che l’attività prioritaria dei Conservatori italiani è attualmente quella della formazione universitaria. Tuttavia, la specificità degli studi musicali (nei quali la precocità è determinante) e la peculiarità tutta italiana della formazione musicale generale, carente nella scuola pubblica (basti pensare all’esiguo numero dei Licei musicali), fanno sì che i Conservatori debbano continuare ad occuparsi anche della formazione di base e preaccademica. Infatti tutti i Conservatori hanno all’interno della propria offerta formativa anche dei corsi di preparazione agli esami di ammissione accademici (detti “corsi propedeutici”) nonché corsi di base rivolti a bambini e ragazzi alle prime armi.

La scelta attuale del Lettimi – spiega il direttore Ludovico Bramanti – è stata dunque quella di potenziare il vivaio, potenziando i propri corsi di base. Sono state consistentemente incrementate le ore annuali di lezione, a parità di tasse, ed è stato istituito un coro di voci bianche per ragazzi fino ai 14 anni, coro che potrà essere frequentato anche da chi intende fare una prima esperienza musicale, senza per forza studiare uno strumento e anche senza conoscere la musica.

Questa scelta parte dalla convinzione che la pratica musicale, di qualsiasi tipo, faccia parte del bagaglio indispensabile dello sviluppo armonico di un individuo, come lo sport, e dalla consapevolezza che senza un’adeguata base di praticanti tutto l’edificio della formazione superiore crolla per mancanza di fondamenta. Questa offerta didattica è stata apprezzata dalle famiglie e le iscrizioni dei corsi di base si sono triplicate, passando da 18 a 52. Il numero totale di iscritti dell’Istituto rimane attestato su circa 150″.

A fronte di ciò l’Istituto Lettimi ha ritenuto di dover lanciare un segnale di tipo etico e sociale, rivolto ai propri studenti accademici. In un periodo in cui molte famiglie sono in difficoltà per gli effetti della pandemia, si è ritenuto di abbassare le tasse accademiche del 10% e di istituire una borsa di studio per il miglior nuovo ammesso accademico, che permetterà ad un nuovo studente di frequentare il primo anno senza pagare tasse. Questa iniziativa è stata inoltre affiancata da altre borse di studio generosamente offerte da privati.

Domenica 31 ottobre alle ore 11 presso il Teatro degli Atti, prende il via una rassegna di 4 concerti dei docenti dell’Istituto, a ingresso libero. Apre la rassegna il M° Maurizio Sciarretta, violinista e concertista di fama internazionale; si prosegue il 7 novembre con Axel Trolese, pianista solista; il 14 un trio clarinetto, violoncello e pianoforte (Fantini, Ferretti e Cremonte); in chiusura, domenica 21 novembre, un concerto per piccola orchestra, diretto dal M° Manlio Benzi. 

“Nuove forme di collaborazione istituzionale, sostegno delle attività formative e concertistiche e un pensiero comune sullo sviluppo della filiera di educazione musicale locale, in grado di dare continuità a chi voglia, sin da piccolo, e fino all’età matura, cimentarsi negli studi di alta formazione musicale. Questi – ha spiegato Chiara Bellini, Vicesindaca con delega alla formazione del Comune di Rimini – sono alcuni degli impegni che, come Amministrazione comunale, vogliamo mettere in campo per il il Lettimi che, sempre più, dovrà essere al centro delle attività musicali ed educative della città. Una formazione musicale all’avanguardia che, in maniera trasversale, coinvolge l’amministrazione comunale, nell’ottica della creazione di una vera e propria cittadella della musica, che va dalla formazione alla promozione di convegni e concerti di allievi, maestri ed ospiti del Lettimi”.

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