Per questa settimana cinematografica Chiamamicittà.it consiglia Figli (‘97, ITA) di Giuseppe Bonito, che verrà proiettato al Cinema Fulgor di Rimini alle ore 16:30, 18:30 e 21:00.
Se vi eravate innamorati di fronte alla splendida videoclip della canzone La descrizione di un attimo (2000) dei Tiromancino, in cui Valerio Mastandrea e Paola Cortellesi vestivano i panni di Tarzan e Jane, allora questo è il film che fa per voi. Infatti, a distanza di venti anni ormai, Figli ripropone in coppia due dei migliori attori del nostro cinema.
Nicola (Valerio Mastandrea) e Sara (Paola Cortellesi) vivono una vita felice e serena, coronata da uno splendido matrimonio con una bambina meravigliosa. Ma l’arrivo del secondo figlio, però, complica decisamente le cose.
Il film, sceneggiato e ideato dal bravissimo Mattia Torre (di recente scomparso, e portato in scena anche sul palco di Propaganda live su La7), è diretto da Giuseppe Bonito, non avendo Torre fatto in tempo a girarlo. Non è casuale infatti la scelta di Valerio Mastandrea, vero e proprio attore feticcio di Torre e già protagonista della serie tv Rai La linea verticale, in cui l’autore aveva raccontato con rara delicatezza la sua esperienza ospedaliera successiva alla diagnosi del male che l’ha poi stroncato.
Tratto dal monologo teatrale I figli ti invecchiano, sempre interpretato da Mastandrea e scritto da Torre, Figli è una commedia agrodolce in cui si percepisce un grande talento nel mischiare il comico con il tragico, tra battute fulminanti e trovate paradossali.
Ma Figli è anche, in perfetto stile ‘torriano’, un film che pigia forte sul pedale del surrealismo – e non staremo certo qui a dirvi dove. Ma si tratta innanzi tutto di una pellicola che parla dell’essere genitori, dell’inadeguatezza e dell’ansia generazionale (ancor più nei nostri anni) che accompagna questo grande passo.
Il film è suddiviso in otto capitoli (Il sonno, La pediatra guru, I suoceri, Josephina, La domenica, Le regole, La crisi, Le cose piccole), e non manca del resto di fornire altre trovate “d’autore”: come ad esempio la geniale idea di sostituire i pianti del piccolo Pietro con la sonata n. 8 di Beethoven, oppure il carnevale a tema cinematografico con i costumi di Arancia Meccanica e Kill Bill. Nel cast, infine, compaiono – come a dare il loro ultimo saluto all’autore – molti amici di Mattia Torre che avevano partecipato alla grande famiglia di Boris (serie cult dei primi anni Duemila e poi divenuta anche un film): tra gli altri, Valerio Aprea, Fabio Traversa, Massimo De Lorenzo e Paolo Calabresi.
Edoardo Bassetti