Rimini, al Cinema Tiberio “Allons enfants” Giovanni Aloi

Da giovedì 3 marzo, presso il Cinema Tiberio di Rimini, verrà proiettato in prima visione Allons enfants (2020, FRA) del giovane regista italiano Giovanni Aloi, con Anthony Bajon, Karim Leklou e Leïla Bekhti.

La narrazione è ambientata nella Parigi dei nostri giorni. Il protagonista della vicenda è Léo, un giovanissimo militare appena uscito dal corso di addestramento, e subito assegnato a una caserma della metropoli francese, da dove ogni giorno partono missioni di pattuglia e sorveglianza per i boulevard della capitale, a difesa di obiettivi sensibili.

Dopo gli attentati degli scorsi anni, passeggiare per il centro parigino significa fare costantemente i conti con un ingente dispiegamento di forze aramte. Il loro compito è stare lì e aspettare, aspettare mitra alla mano un conflitto intangibile ma latente, in cui il pericolo può arrivare da qualsiasi parte e da qualsiasi persona. Oppure non arrivare mai.

Dato questo equilibrio iniziale, Léo riceve l’ordine di far sì che una grande manifestazione antigovernativa non debordi dai limiti assegnati, ma finirà ben presto per essere risucchiato nel mezzo di una folla furiosa…

Nel fil Quella che doveva essere una giornata come tante altre si trasforma allora in un caos di rabbia e paure, che condensa le esigenze di una generazione che vuole rivendicare i propri diritti. La pressione e la furia impotente che cresce da settimane sta per esplodere, e Léo ne sarà travolto e finendo per mettere in dubbio tutte le sue convinzioni.

Italiano ma residente in Francia, il regista Giovanni Aloi fa il suo esordio nel lungometraggio esplorando l’universo di paure e responsabilità che si nasconde dietro la facciata di un’immagine ormai normalizzata per tutti noi: quella di un gruppo di soldati schierati in assetto da guerra su una strada cittadina che in guerra non è, almeno nel senso più tradizionale della parola.

Allons enfants riesce con grande maestria a ricreare una pressione psicologica estenuante, sulla quale Aloi ha deciso di costruire il proprio film indagando la linea sottile tra sicurezza, pericolo e paranoia.

Edoardo Bassetti

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