Sembrava una tranquilla serata infrasettimanale, quella di ieri sera, quando – erano le 21.30 – una pattuglia delle Volanti della Polizia di Stato di Rimini, durante il servizio di controllo del territorio aveva notato una macchina in sosta in zona Rivazzurra, con all’interno quattro persone . Che per il modo di fare hanno insospettito gli stessi agenti.
Alla richiesta di uno dei poliziotti indirizzata all’autista di mostrare i documenti, quest’ultimo, identificato per S.D. 22enne albanese, così come la fidanzata seduta al suo fianco, M.P. 23 enne della provincia di Latina, iniziavano a ad agitarsi e tremare.
Inevitabile per i quattro l’invito a scendere dall’autovettura. Non appena aperti gli sportelli della macchina, i poliziotti non hanno potuto fare a meno di percepire un forte odore di aglio, pianta solitamente utilizzata per confondere le forti esalazioni dei cannabinoidi.
Alle legittime domande dei poliziotti su quell’odore, gli stessi, che manifestavano sempre più il loro stato di agitazione, non erano in grado di giustificare la cosa.
Il conducente, spontaneamente, ha quindi estratto dalla tasca interna del giubbotto di jeans un involucro avvolto da cellophane contenente marijuana, del peso di gr.50, dichiarando che l’aveva acquistata nel pomeriggio.
Ma c’è di più perché sotto il tappetino, lato passeggero, c’era un secondo involucro contenente altra marjuana per un peso di ulteriori gr.100.
Il giovane S.D., che non aveva altri precedenti di polizia, veniva arrestato per detenzione ai fini di spaccio e, in mattinata, condannato ad un anno di reclusione con pena sospesa.
Il Questore di Rimini, visto il grave reato commesso e la relativa condanna, sta valutando la revoca del permesso di soggiorno per attesa occupazione, attualmente detenuto dallo straniero.