Nel contesto della Sala Arazzi del Museo della Città si è tenuta la cerimonia della 12ª edizione del premio internazionale Rimini-Europa-Mondo, riconoscimento biennale che da oltre 20 anni premia i protagonisti dell’arte, della cultura e dell’enogastronomia di Romagna e dintorni, capaci di eccellere nel loro settore in Italia e all’estero.
Un premio organizzato da Nadia Giovagnoli, patrocinato del comitato europeo dei giornalisti di Roma e dell’agenzia stampa Anic di Genova, rivolto agli autori che per la loro arte o esperienza si sono distinti sul territorio nazionale per le loro capacità talento.
Nella sezione Cultura un diploma di merito è andato al giovane riccionese Andrea Speziali, per la sua capacità di rappresentare la Romagna nel periodo felice della Belle Epoque con la pubblicazione “Romagna Liberty” (Maggioli editore, 2012).
“Ricevere questo premio è stata una piacevole sorpresa di cui sono venuto a conoscenza pochi giorni fa – racconta Speziali – Per me e tutti i collaboratori è una gioia ulteriore a continuare il cammino intrapreso per far conoscere sempre più la Romagna e il resto del Paese con le sue ville, villini e palazzi Art Nouveau sia in Italia che all’estero attraverso pubblicazioni scientifiche, il web con foto e video (www.italialiberty.it), la sua storia e le pillole in parte inedite che rendono questo territorio una meta per un turismo sempre più culturale. Gli itinerari Liberty che proponiamo hanno l’obbiettivo di avvicinare anche i più giovani alla bellezza di uno stile geniale nei primi anni del Novecento che ha portato un grande progresso, ad esempio la grafica d’arte con i poster di A. Mucha in grande formato. Dall’8 al 14 luglio 2019 si terrà in Europa l’Art Nouveau week, una settimana dove il pubblico può visitare internamente anche quelle dimore Liberty private per vivere un’esperienza originale. Il periodo è stato scelto in cadenza del giorno della nascita di Giuseppe Sommaruga, un protagonista del Liberty italiano”.
Andrea Speziali, classe 1988 e residente a Riccione è uno tra i più giovani esperti nel campo dell’Art Nouveau con un dottorato all’Accademia di Belle Arti a Urbino. Oggi direttore di Italia Liberty e Delegato alla Bellezza al Comune di Sarnico con attività di critico d’arte, C.T.U. e Perito al Tribunale di Rimini.
Giovane poliedrico, capace di passare dalla pittura alla scultura fino alla scrittura con originalità e creatività.
Si è cimentato in varie esperienze artistiche: nel 2011 ha ideato il progetto “Romagna Liberty” del quale ha curato la mostra e il catalogo; ha partecipato alla Affordable Art Fair di Amsterdam (27- 31 ottobre 2010), alla collettiva della galleria Wikiarte di Bologna (5 – 31 marzo 2011), alla 14.a Fiera Internazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Pechino (18 – 22 agosto 2011) nel complesso del World Trade Center e alla 54.a Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia – Padiglione ‘‘Italia’’ – a cura di Vittorio Sgarbi. L’opera “Totem” esposta e pubblicata è stata acquista da una grande azienda lombarda.
Per i tipi di Maggioli editore ha pubblicato, nel 2010, ‘‘Una Stagione del Liberty a Riccione’’ incentrata sulla figura e l’opera di Mario Mirko Vucetich, una tra le più poliedriche figure del ‘900, sul quale ha curato una grande mostra monografica al Castello di Marostica (2012) – la monografia sull’artista è in corso di pubblicazione con Silvana editoriale (la tredicesima fatica letteraria) e ‘‘Il Novecento di Matteo Focaccia. Eclettico architetto tra Liberty e Razionalismo’’ (Risguardi 2013).
Andrea nell’anno del Liberty (2014) si è distinto con progetti legati al tema come “Italia Liberty” (www.italialiberty.it) un portale web per censire le architetture Liberty, l’itinerario “Romagna Liberty in bicicletta” e la seconda edizione del Concorso Fotografico ITALIAN LIBERTY, collaborando con la grande mostra ‘‘LIBERTY. Uno stile per l’Italia moderna’’ allestita nel complesso dei Musei San Domenico a Forlì.
Un ricco curriculum di conferenze e ritagli di articoli e intere pagine su quotidiani nazionali fanno di Andrea un grande culture di quella corrente artistica che agli inizi del ‘900 si conosceva come Art Nouveau in Francia, Jugendstil in area tedesca e mitteleuropea e Modern Style nei paesi anglosassoni.
La monografia “ROMAGNA LIBERTY” – www.romagnaliberty.it
La monografia “Romagna Liberty” a cura di Andrea Speziali raccoglie il meglio dell’architettura Liberty romagnola in una pubblicazione edita da Maggioli che presenta con suggestive immagini e documenti inediti e interessanti edifici Liberty suddivisi per le località.
Un’opera degna di attenzione con 216 pagine e oltre 300 foto a colori. I testi, scientificamente accurati e allo stesso tempo di piacevole lettura, ci accompagnano sulle tracce del rivoluzionario stile modernista tra Rimini, Cesena, Faenza, Ravenna e Imola in “un originale viaggio nei primi decenni del Novecento”, come commenta Vasco Errani, presidente della regione Emilia-Romagna, dalla quarta di copertina.
La presentazione dell’opera porta la firma di Vittorio Sgarbi, che critica amaramente “la mancanza di sensibilità di chi ha governato a Rimini, come a Roma e come nelle realtà locali, l’Italia del dopoguerra”, a causa dalla quale oggi possiamo ammirare molti villini solo in cartolina: si veda, nel capitolo dedicato alla provincia di Forlì-Cesena, l’incantevole villa Faedi-Moretti di Cesenatico. Sgarbi aggiunge che, se la mostra Romagna Liberty fosse stata organizzata qualche decennio fa, forse si sarebbe evitato ciò che oggi sembra un crimine: la distruzione di edifici unici per far posto, nella maggior parte dei casi, a costruzioni anonime e ripetitive.
Le immagini sono parte indispensabile di questa interessante monografia, la quale nasce proprio dall’idea di non disperdere, anzi valorizzare, il materiale raccolto in occasione della mostra Romagna Liberty, svoltasi l’estate scorsa all’Hotel De la Ville di Riccione.
Le fotografie attuali, le cartoline e le immagini dei primi del Novecento, già da sole raccontano aneddoti su un mondo scomparso e lasciano percepire l’atmosfera dell’epoca.
Il Liberty in Romagna è stato declinato in ogni forma d’arte ed in ogni situazione architettonica. Rimini e le altre località balneari hanno adottato il nuovo stile per alberghi e residenze di villeggiatura che facessero sentire ancora più liberi e in sintonia con la natura i primi turisti: basta pensare al Grand Hotel di Rimini, un capolavoro entrato da tempo nell’immaginario mitologico balneare, ai villini di Riccione e Cesenatico che sono – o purtroppo, in alcuni casi, erano – sperimentazioni dove la fantasia più libera e il gusto più squisito trovano una combinazione ideale. Milano Marittima, poi, portava in sé lo spirito del Liberty sin dalla sua stessa progettazione, ad opera dell’artista Giuseppe Palanti, il quale aveva immaginato una località di vacanza ideale composta da villini immersi nel verde.
Così come nel resto d’Italia e in Europa, il Liberty in Romagna fiorì sulle insegne dei negozi (Forlì e Faenza), sui muri dei saloni di bellezza (Imola) sulle facciate dei cinema e di un Giardino d’Infanzia (Santarcangelo). A Cesena la migliore espressione dello stile floreale è un monumento funebre: le decorazioni della cappella della famiglia Gasperoni, riescono a trasmettere ottimismo e speranza anche in un luogo triste per definizione.
Ogni città riuscì a contaminare il nuovo stile con la propria storia; a Ravenna notiamo sulle facciate Liberty elementi bizantini quali rose, spighe di grano, uva e figure antropomorfe: è il caso della balconata di un edificio in via IV Novembre, che un tempo ospitava un forno, al centro della quale si sporge una figura di donna sorridente e procace, simile ai busti che adornano le polene delle navi antiche. A Faenza invece è la tradizione della ceramica ad adottare i motivi floreali, anche per la stessa insegna della celebre fabbrica di maioliche.
La monografia Romagna Liberty si apre con la poesia I Madeun (i mattoni) di Tonino Guerra dedicata a Andrea Speziali: un omaggio al geniale artista da poco scomparso e un approccio originale per un’opera che tratta di architettura.
I capitoli sulle singole località vengono introdotti prima dal curatore Speziali, che delinea un quadro generale della situazione romagnola e poi da Vincenzo Vandelli, il quale amplia il discorso alle città dell’Emilia. Quella di Speziali è una condivisone di anni di studio che con l’aiuto del suo team hanno visto la concentrazione di tanto materiale in un’importante opera che tra le sue chicche all’interno vi è l’inedita, preziosa cartolina del Grand Hotel in costruzione, di proprietà dell’Avv. Alessandro Catrani.