La politica riminese è in forte fermento in vista del prossimo appuntamento elettorale del 2021.
Il centrosinistra è alle prese con la scelta del candidato. Dopo annunci, attese, rinvii alla fine Jamil Sadegholvaad assessore da 10 anni della giunta di Andrea Gnassi ha deciso di candidarsi. A questo punto l’unica soluzione, al momento, per il Pd sono le primarie.
Di partito tra Emma Petitti e Jamil Sadegholvaad oppure di coalizione con un terzo candidato espressione di altre forze del centrosinistra.
Anche la candidatura di Sadegholvaad è un’autocandidatura al pari di Emma Petitti che aveva dato la sua disponibilità già a Novembre.
I consiglieri comunali delle liste civiche in consiglio comunale avevano criticato l’autocandidatura della Petitti. Scrivevano nel documento dell’11 gennaio 2021: “Non giovano autocandidature, le forze civiche devono poter contribuire alle scelte, in questa fase la priorità va posta sulla capacità di costruire un programma nuovo, per il mondo nuovo che l’era Covid ci pone”. Immaginiamo che per analogia la candidatura di Sadegholvaad abbia lo stesso trattamento di critica da parte del civismo istituzionalizzato.
Anche nel civismo c’è movimento. Aree culturali, politiche e sociali non si sentono rappresentate dagli attuali consiglieri comunali uscenti del civismo che fanno capo all’ex deputato di Forza Italia Sergio Pizzolante alla vicesindaca Gloria Lisi e al consigliere comunale Kristian Gianfreda. Nelle prossime settimane sono annunciate altre iniziative civiche a sostegno del centrosinistra e della candidata Emma Petitti.
Tante le incognite che rimangono nel Pd e nel centrosinistra. La prima riguarda quando e come fare le primarie. Il nazionale del Partito Democratico sta predisponendo una piattaforma on line. Una soluzione che non piace a tanti dirigenti locali soprattutto per il controllo del voto. D’altra parte le primarie in presenza difficilmente si potranno fare prima del mese di marzo.
Anche per queste ragioni, ma soprattutto per evitare uno scontro all’arma bianca con il rischio di compromettere lo stesso esito elettorale, una parte dei dirigenti del PD, ad iniziare dal segretario Filippo Sacchetti, ritiene indispensabile una soluzione unitaria. Quale? Non è dato sapere. Molto dipenderà dalle prossime mosse di Andrea Gnassi e la sua volontà di trovare una soluzione. Dalle voci di corridoio le possibilità sono poche. Si narra che Sadegholvaad abbia già pronti i manifesti e santini elettorali. D’altra parte si tratta di un’autocandidatura annunciata da settimane. Una curiosità. Sadegholvaad nel suo annuncio di autocandidatura non ha mai citata Emma Petitti.
Anche nel centrodestra la ricerca della candidatura a sindaco è ben lontana dall’essere conclusa.
Tramontata, al momento, la soluzione di un civico, cresce la possibilità di una candidatura politica. Prima di giungere ad ipotesi si deve fermare la riorganizzazione delle varie forze politiche. Sono sempre più numerosi gli esponenti politici del centrodestra che cercano di ricollocarsi nelle forze politiche che hanno in questo momento un potenziale elettorale importante.
Il riferimento è a Fratelli d’Italia e Lega. In uscita da Forza Italia e civismo presente in consiglio comunale. I consiglieri di Forza Italia eletti nel 2016 hanno fatto altre scelte. Nicola Marcello è entrato nel gruppo di Fratelli d’Italia.
Carlo Rufo Spina voleva entrare in Fratelli d’Italia ma si è opposto Gioenzo Renzi. Qualcuno ha definito lo storico esponente della destra riminese come il Mose veneziano. Si alza come barriera agli ingressi che ritiene indesiderati.
Stesso trattamento è stato per Filippo Zilli, consigliere comunale eletto in Obiettivo Civico ed ora in cerca di una nuova casa. E’ riuscito ad entrare in Fratelli d’Italia Nicola Marcello per il suo rapporto con Galeazzo Bignami, uomo forte del partito della Meloni in Emilia Romagna.
Dopo Fratelli d’Italia la Lega è la forza politica in questo momento più gettonata. Ci provano un po’ tutti. Jacopo Morrone, referente di Salvini della Lega in Romagna, e coordinatore della cabina di regia riminese dichiara di volere porte aperte per tutti. In realtà non è così.
Cresce l’insofferenza per tutte le new entry nella Lega e cresce anche alcune disparità di trattamento. Ad esempio porte aperte per Filippo Zilli e porte chiuse per Marina Mascioni. Il motivo? La seconda avrebbe partecipato ad una iniziativa di Forza Nuova. Anche Filippo Zilli, come raccontano le cronache partecipò a quell’iniziativa nel 2020. Due pesi e due misure, si dice nei corridoi della Lega.
Dei tre consiglieri di Obiettivo Civico è rimasto solo Luigi Camporesi con la stessa casacca delle elezioni. Oltre Filippo Zilli anche Andrea Bellucci ha scelto un’altra strada. Ha aderito al coordinamento delle liste civiche del centrosinistra. La sua partecipazione come componente della 3° Commissione Consiliare Permanente Territorio, ambiente, mobilità gli ha permesso di conoscere in modo approfondito le più importanti opere pubbliche e private nel Comune di Rimini, apprezzando il lavoro della Giunta.
Vedremo nelle prossime settimane gli sviluppi.