“Ieri, mercoledì 3 febbraio, si sono riunite attorno ad un tavolo le diverse anime politiche e civiche della città che si contrappongono alla forze sovraniste e populiste.
Il tavolo è nato con l’obiettivo fondamentale di confrontare e comporre il programma, evitare le primarie e ricondurre le varie anime della coalizione all’interno di un confronto democratico e trasparente, quando tutto sembrava andasse nella direzione di uno scontro senza quartieri. Ieri sera abbiamo consolidato questo percorso. Il confronto è stato ricco di contenuti e coeso nelle sue considerazioni finali: continuare un percorso unitario che eviti le primarie attraverso un tavolo programmatico aperto e rispettoso dei tempi e delle modalità delle diverse anime della coalizione. In attesa del contributo di tutte le parti l’impegno è di procedere uniti in un confronto costruttivo allo stesso tavolo. Il prossimo incontro è previsto per lunedì 15 febbraio.”
Questo il comunicato che spiega cosa è successo nel primo incontro della coalizione. In realtà il comunicato omette di affrontare aspetti di metodo e di merito che coinvolgono la coalizione di centrosinistra e che erano ben presenti nella riunione.
In primo luogo i partecipanti. Oltre alle liste civiche presenti in consiglio comunale, ed ai rappresentanti di Italia Viva e +Europa era assente Emilia Romagna Coraggiosa. Una componente fondamentale della coalizione locale e nazionale.
Lo stesso Partito Democratico era rappresentato dal segretario provinciale Filippo Sacchetti e non dal segretario comunale Alberto Vanni Lazzari che per statuto rappresenta il Pd per le elezioni comunali. Un’assenza spiegata al coordinatore delle liste civiche in consiglio comunale Kristian Gianfreda. “La coalizione non viene convocata da qualche esponente ma si concorda”. Inoltre, è il ragionamento del segretario del Pd comunale, chi partecipa agli incontri non viene deciso da altri. Insomma un problema di metodo e di merito. Il Pd sta concludendo il percorso programmatico. In settimana riunione della segreteria per arrivare poi ad una riunione della direzione del Pd comunale. Un programma che sarà a disposizione di tutte le forze politiche per un confronto di merito. Sul candidato, si fa notare da ambienti del Pd, sarebbe auspicabile una decisione che eviti il percorso delle primarie. Tuttavia lo statuto del Partito Democratico ha nel suo Dna lo strumento delle primarie per scegliere le candidature alle prime responsabilità istituzionali. Questo percorso, a fronte di candidature manifestate non può essere bloccato o superato da percorsi di altro tipo. Le primarie possono essere infatti di partito o di coalizione.
La riunione, secondo alcuni partecipanti è stata solo interlocutoria. Mancavano esponenti di altre forze politiche della possibile coalizione di centrosinistra e mancava il segretario comunale del Partito Demcratico.