Ha percorso forse più di 200 chilometri per poi togliersi la vita lanciandosi nel Po dal ponte dell’Autobrennero.
Le indagini sono ancora in corso così come le ricerche da parte dei sommozzatori, interrotte giovedì sera, 19 aprile, per il sopraggiungere del buio, ma ripartite stamane venerdì 20 aprile, per cercare di trovare il corpo di una 48enne di Rimini che nel tardo pomeriggio di giovedì ha deciso di farla finita lanciandosi nel Po dal ponte dell’autostrada A22.
L’allarme è scattato quando qualcuno ha notato l’auto della donna parcheggiata a lato dell’autostrada sulla corsia d’emergenza con le luci lampeggianti di segnalazione accese e il baule aperto e probabilmente qualcuno può avere visto la donna scavalcare il parapetto e gettarsi nel fiume; immediatamente si sono precipitati sul posto gli agenti della Polizia Stradale di Verona Sud e i Vigili del Fuoco di Mantova e sono partite le ricerche del corpo mediante l’utilizzo di un elicottero e dei sommozzatori: ricerche però ben presto interrotte per il sopraggiungere dell’oscurità e riprese stamane anche se non vi sono più speranze di ritrovare in vita la donna.
Il caso verificatosi è purtroppo l’ennesimo episodio di suicidio avvenuto negli ultimi tempi nella provincia di Mantova e solo pochi giorni fa le cronache avevano raccontato di un gesto estremo analogo compiuto da una 54enne di Mirandola nel Modenese che aveva deciso di farla finita scegliendo però il ponte sul Po di Ostiglia come teatro degli ultimi istanti della sua esistenza. Un male di vivere covato sordamente che poi esplode con disperazione arrivando a queste estreme conseguenze, anche se al momento le cause che hanno portato la donna di Rimini a compiere questo gesto sono ancora nel campo delle pure ipotesi.
