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Rimini: i sindacati in presidio alla Prefettura sulle politiche del Ministero del Lavoro

Oggi i sindacati Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, Confsal Unsa, Usb-Pi, Flp e Federazione Intesa effettuano un presidio davanti alla Prefettura di Rimini, contro l’ennesimo affronto ai lavoratori del Ministero del Lavoro, Inl e Anpal, privati delle giuste risorse.

Nell’approssimarsi della scadenza dell’iter per l’approvazione della Legge di bilancio, le Organizzazioni sindacali del pubblico impiego credono ci siano ancora margini di manovra affinché la stessa mano che ha abbattuto la scure per tagliare le risorse del fondo unico di amministrazione del Ministero del Lavoro e delle due Agenzie – l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) e l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) – possa ricredersi e dimostrare concretamente che invece si è compresa a fondo l’importanza del ruolo sociale svolto da chi garantisce la legalità e la presenza dello Stato sul territorio.

Pertanto, invitano le lavoratrici e i lavoratori a partecipare al presidio che, come in tutte le altre province del Paese, si terrà anche a Rimini davanti alla Prefettura dalle ore 10 alle 12

E’ già stato chiesto un incontro al Prefetto per la consegna di un documento nel quale, oltre ad evidenziare un’assenza di organicità nella nascita delle due Agenzie, che ha delineato un percorso incerto per tutte le professionalità presenti nelle varie strutture si afferma che, a fronte degli impegni assunti dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali nei confronti di Cgil, Cisl e Uil di investimenti nella legge di bilancio, in realtà il MEF, ha dichiarato di voler tagliare del 50% il fondo di produttività del Ministero del Lavoro e delle sue due Agenzie, decurtandolo di circa 7 milioni di euro.

Inoltre, si attribuiscono nuovi compiti e nuove mansioni, quali ad esempio la decisione sui ricorsi avverso i verbali dei pubblici ufficiali (Carabinieri, Guardia di Finanza, ecc. ) e la difesa dinanzi alla Corte D’Appello, senza prevedere alcun ruolo professionale e nessuna valorizzazione del personale coinvolto.

Come si può pensare – sostengono le Organizzazioni sindacali – di garantire servizi quotidiani a tutti coloro (lavoratori e cittadini, organizzazioni sindacali, associazioni datoriali, consulenti del lavoro, etc.) che ogni giorno si relazionano con il Ministero e le sue due Agenzie, senza risorse?

Come si può pensare di combattere il lavoro nero e le morti sul lavoro, senza risorse?

Si sollecita, pertanto, la costituzione di un piano aziendale serio che renda omogeneo tutto il processo di riforma e che sappia dare risposte logistico-funzionali alle criticità di cui solo alcune sono elencate nel documento. Tutti questi contenuti si chiede che vengano recepiti all’interno di nuovi contratti integrativi destinati ai tre nuovi Enti (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, INL e ANPAL).

Visto lo stato di agitazione in corso che vede la partecipazione di decine e decine di uffici in tutta Italia, le Organizzazioni sindacali chiedono al Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Piercarlo Padoan e al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, di impegnarsi a trovare in tempi rapidi una soluzione a problemi che rischiano seriamente di compromettere l’operatività di quello che dovrebbe essere uno dei Ministeri cardine del nostro Paese, considerato che, ai sensi dell’art. 1 della nostra Carta Costituzionale “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”.

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