Nella vita, la cultura è importante. Conoscere, fin da piccoli, i valori e i principi che regolano la nostra vita sociale, è fondamentale. Così il concetto della cultura si unisce a quello del rispetto reciproco. Cultura può essere un concetto applicabile allo sport, al sociale, e alla legalità. Sono questi i fattori che hanno portato alla formazione dell’Associazione ‘Rimbalzi Fuori Campo’ di Cattolica, che da un po’ di tempo a questa parte, porta avanti una campagna di sensibilizzazione costante verso queste tematiche così delicate. Attraverso eventi di carattere culturale e sportivo, questa associazione, capitanata dall‘ingegnere cattolichino Terenzio Bernardi, sta facendo veramente qualcosa di concreto per cambiare la mentalità di molti.
Terenzio Bernardi
Presidente, quando si è formata l’Associazione Rimbalzi Fuori Campo?
«Nel 2013. Molti di noi facevano parte del consiglio direttivo del Circolo Tennis Cerri di Cattolica e già da allora cercavamo, attraverso il tennis appunto, di organizzare eventi che riguardassero la cultura in generale, non solo quella sportiva. Poi, a Marzo di quello stesso anno, è finita la nostra avventura al Circolo Tennis Cerri e abbiamo deciso di buttarci in un’altra avventura, fondando questa associazione».
Terenzio Bernardi premia il vincitore della corsa podistica amatoriale “Legality Run”, sabato 1 luglio 2017
Perché avete scelto questo nome?
«Perché la pallina che rimbalza fuori dal campo rappresenta tutti gli obiettivi che vogliamo raggiungere con la nostra associazione. Non vogliamo solo fare sport, ma vogliamo che attraverso lo sport, il sociale e la legalità, si diffonda un certo tipo di cultura nella nostra comunità».
I “Giochi della Legalità” a Gabicce Mare nel 2014. Da sinistra, Arrigo Sacchi, Pierpaolo Romani (Coordinatore Nazionale di Avviso Pubblico), il magistrato Piergiorgio Morosini, Gianni Mura
Quanti siete all’interno dell’associazione?
«Siamo 16 persone. Tutti professionisti che vengono da Cattolica».
Quanti progetti avete realizzato in questi anni di attività?
«Abbiamo organizzato Il Festival Nazionale della Cultura Sportiva a Cattolica, una settimana di incontri ed eventi con i grandi personaggi dello sport italiano che hanno parlato di cultura applicata allo sport. Ancora prima abbiamo organizzato una partita a Gabicce Mare, tra la Nazionale Italiana di Calcio Amputati, grazie al prezioso aiuto di Francesco Messori (un ragazzo nato con una sola gamba n.d.r), e quella tedesca. Poi, abbiamo anche organizzato, con il patrocinio della Regione Emilia Romagna, la giornata della Diversabilità, dove abbiamo coinvolto gli alunni delle scuole elementari di Cattolica, Gabicce Mare, Gradara, Misano Adriatico, Morciano e San Giovanni in Marignano, che hanno prodotto lavori e disegni su questo tema. A dicembre avverrà una premiazione e il primo classificato vincerà ben 500 euro, da spendere nella didattica. Oltre a questo, abbiamo organizzato una serata sul tema del fine vita, con la proiezione del film, allo Snaporaz di Cattolica, ‘La Bella Addormentata’ sul caso di Eluana Englaro, alla presenza del padre Beppino e del regista del film Marco Bellocchio. Infine, abbiamo invitato più volte il magistrato cattolichino Piergiorgio Morosini, in collaborazione con l’Associazione Libera, che ha tenuto interessanti incontri sul tema della legalità. Quindi, di cose ne abbiamo fatte e ne stiamo facendo davvero tante».
“2°Festival Nazionale della Cultura Sportiva” di Cattolica. Da sinistra, Francesco Gabellini (socio RFC, Terenzio Bernardi, il Sindaco di Cattolica Mariano Gennari, Annalisa Minetti, Angelo Furiassi
Siete soddisfatti della risposta della città verso questi eventi?
«Sì, siamo molto contenti per come stanno andando le cose. Stiamo facendo qualcosa che ci rende felici e soprattutto fieri. Crediamo sia giusto e continueremo nella nostra opera di sensibilizzazione».
Avete altri progetti in mente?
«Queste manifestazioni ci portano via molto tempo e quindi non è facile organizzarne molte. Comunque, al di là di queste problematiche, noi ce la metteremo tutta per ideare eventi nuovi e, soprattutto, interessanti e coinvolgenti».
Nicola Luccarelli
