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Rifondazione Comunista: si continua a privatizzare i guadagni e a socializzare le perdite

Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato stampa di Paolo Pantaloni sulla decisione dell’amministrazione comunale di Rimini, di vendere azioni Hera e, più in generale, sulla politica delle privatizzazioni degli ultimi anni.

Dopo la gara europea sul servizio idrico integrato, prosegue il progetto di privatizzazione della gestione del servizio rifiuti e del servizio idrico integrato, con la vendita delle azioni HERA.

La costante svendita del patrimonio pubblico e dei servizi pubblici locali, che passa anche dalla privatizzazione dei servizi educativi, continua inesorabilmente, destinando le risorse per i progetti di riqualificazione del salotto dell’amministrazione comunale, ossia il centro storico.

L’obiettivo è quello di continuare a privatizzare gli utili e socializzare le perdite di gestione, allontanando dai cittadini la funzione di controllo e partecipazione alla gestione dei servizi pubblici locali essenziali.

Questo atto è la dimostrazione di come l’amministrazione rinunci al proprio ruolo di governo e responsabilità sulla gestione dei servizi, concedendo al privato questo ruolo.

Due anni fa proponemmo che il ricavato dalla vendita delle azioni HERA, per un valore di circa 54 milioni di euro per il solo Comune di Rimini, potesse essere investito nel processo di ripubblicizzazione del servizio idrico integrato, creando una società totalmente pubblica, ma così non è stato.

Inoltre rispetto alla dichiarazione fatta dall’amministrazione secondo cui la vendita non modificherebbe gli assetti di governance dentro la società, ci troviamo a dover rispondere che si tratta di “pia illusione”. Questo perché aumentano i soci privati interni riducendo di fatto il peso delle amministrazioni pubbliche. Si tratta infatti di una mera dichiarazione normativa che entra in conflitto con le regole di diritto societario, creando competizione fra azionisti che penalizzeranno i soci pubblici.

Da qualche settimana la città è invasa da manifesti di Amir, che ricordano che il servizio di onoranze funebri è il servizio pubblico di questa città. Già, diciamo pure che è rimasto l’unico, perchè solo dopo la morte vediamo riconosciuti i nostri servizi, mentre il resto, pur pagando le tasse, finisce in tasca a qualcun altro“.

Paolo Pantaloni, Segretario Provinciale PRC Rimini

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