Pensiamo sia arrivato il momento di sollevare il velo dalle tante incertezze che ancora insistono sulla comprensione delle passate vicende politiche che hanno portato alla crisi e alla caduta del governo Tosi.
Prendendo atto delle dichiarazioni rilasciate nella recente intervista a Radio Icaro dall’ex sindaco Renata Tosi, rimaniamo colpiti ed amareggiati da quanto da lei affermato circa la situazione dei campeggi.
Nell’intervista si sostiene con certezza che è già pronto il plastico riguardante l’intera zona ma ciò contrasta con quanto a conoscenza dei membri dell’ex Giunta.
Nessuno infatti ne era a conoscenza e parrebbe che manchi qualsiasi progetto elaborato e condiviso con gli uffici tecnici del Comune. Andremo a verificare se ciò corrisponde a verità.
In ogni caso sorge spontanea la domanda circa il luogo e i soggetti che possono averlo elaborato.
Un nuovo scenario si apre alle valutazioni e desta apprensioni ed interrogativi.
Da quanto tempo andava avanti la trattativa, se di trattativa si possa parlare?
Chi ne era a conoscenza?
Quali parole erano state spese e a nome di chi dato che neppure la Giunta ne era a conoscenza?
Chi è l’ereditiero russo e che rapporti ha con l’amministrazione comunale? Perché nel corso di un incontro privato presso i campeggi pare si parlasse di cambio di destinazione d’uso di quelle aree?
Un primo indizio: l’ex sindaco in compagnia dell’ex assessore all’urbanistica Cesarini erano gli unici ad essersi trasferiti a Milano impegnati nella trattativa con l’ereditiere Ceschina.
Hanno forse relazionato pubblicamente della trattativa? Già, perché essa stessa é interesse della cittadinanza.
Risposta non pervenuta.
Secondo punto.
Alle porte dell’estate 2015 si teneva una riunione nella segreteria di “Noi Riccionesi” seguita da una seconda a distanza di pochi giorni presso l’abitazione privata dell’ex sindaco presenti i consiglieri dell’allora lista civica ma anche gli assessori “spacciati” per tecnici (Urbanistica-Ambiente-Servizi Sociali) e quindi definiti fuori quota “Noi Riccionesi”, nella quale si imponeva di interrompere qualsiasi rapporto con esponenti di “Forza Italia”.
Sottoposti alla misura dell’ostracismo, erano ritenuti scomodi da “Sua Eminenza” il segretario che sembra si sentisse sminuito nelle sue libertà.
Da ciò che precede si comprende quanto gli assessori “tecnici” fossero organici a Noi Riccionesi e di come la regia di un organismo democratico, nel quale i consiglieri devono svolgere la loro funzione di controllo, venisse svuotato del suo ruolo in favore delle scelte realizzate nella centrale operativa della segreteria che è una realtà privata.
Privato che si sovrappone al controllo pubblico, da realizzare a colpi di riunioni ristrettissime di maggioranza nelle quali si imponevano “i si ed i no” eliminando cosi le forze di coalizione critiche verso queste forzature.
A cosa hanno portato queste riunioni dal punto di vista politico? Che trasmissione c’è stata agli organi istituzionali di controllo pubblico?
Ma quante vicende di questo tenore?
Vogliamo parlare delle terme?
Forse anche per le terme esiste già un plastico e la proprietà lo ignora?
Saranno il tempo e gli accertamenti in corso che solleveranno questo velo.
FABIO MERCATELLI, FILIPPO URBINATI, EMANUELE MONTANARI, FRANCESCO MONTALTO, MICHELE MINGUCCI