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TRC, Corte dei Conti chiede 900mila euro di danni a Renata Tosi, lei: ‘Non mi fermeranno”

Contestualmente alla sua candidatura alle prossime amministrative di Riccione, Renata Tosi è stata citata dalla Corte dei Conti per più di 900 mila euro di danni per i ritardi del cantiere del TRC. L’attuale sindaco in carica ha dichiarato di portare ugualmente avanti il suo impegno politico “per il bene di Riccione, nonostante le citazioni a giudizio e le richieste di risarcimenti milionari”.

“Noi abbiamo fatto le scuole nuove, loro hanno ferito la città con il muro del Trc. Noi abbiamo ottenuto la Bandiera Blu per il nostro mare, ricchezza inestimabile per la nostra comunità, loro voglio deturpare il panorama con le pale eoliche.
Noi abbiamo rigenerato i quartieri residenziali, loro vogliono sentirsi una sub particella catastale di Rimini. Ogni battaglia che ho intrapreso per affermare il nostro diritto di essere una comunità indipendente e coesa con i riccionesi, l’ho intrapresa sapendo di diventare bersaglio di una politica che non vuole dare alcuna opportunità alla nostra comunità. Un impegno politico che mi ha portato negli anni ad assumermi tante responsabilità e a diventare bersaglio di ritorsioni. Nella precedente tornata elettorale, che mi ha visto diventare sindaco, fui denunciata per un presunto abuso edilizio di qualche centimetro di una mansarda e sono stata assolta.
Questa volta mi candido e mi citano alla Corte dei Conti per più di 900 mila euro di danni per i ritardi del cantiere del TRC quando c’è già un giudizio che si è espresso negando la causa effetto tra le proteste spontanee di Riccione che da sindaco tentai di calmare e i ritardi del cantiere.
E guarda caso il rinvio a giudizio davanti la Corte dei Conti arriva come un appuntamento fisso alla vigilia delle elezioni amministrative. In questi anni sono stata fatta oggetto di numerosi procedimenti penali, alcuni chiusi con soddisfazione altri ancora pendenti. Ma questa vicenda del TRC forse le riassume tutte perché quel muro resta lì a testimoniare che forse, come chiedevano i riccionesi, si poteva non distruggere interi quartieri. Oggi ci risiamo, c’è la parte che deve collegare Misano e Cattolica e c’è il tema delle pale eoliche. La mia promessa è che per il bene di Riccione io ci sarò sempre”.

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