Sabrina Vescovi, capogruppo del Pd in consiglio comunale, lancia una proposta che è destinata a far discutere nelle prossime settimane. Con poche parole Sabrina Vescovi propone un “patto cittadino che coinvolga tutti gli attori protagonisti del turismo”. Un patto che vada oltre le logiche di maggioranza e minoranza, di contrapposizioni tra categorie e politica, di polemiche sterili. L’analisi che sta alla base di questa proposta è molto lucida ed in alcuni tratti impietosa. La capogruppo elenca tutti gli errori compiuti in questi anni dalla giunta Tosi:
- “Mancanza di una promozione turistica all’estero. Arrivi e presenze segnalano un difficoltà evidente sui mercati esteri
- Chiusure della zona turistiche per organizzare eventi di cicloturismo
- La realizzazione del film da parte di Rai Pubblicità su Riccione che è stato controproducente e dannoso.
- Le spese sostenute per il giro d’Italia troppo rilevanti rispetto al ritorno d’immagine
- Lo smontaggio dell’allestimento rosa del giro d’Italia una settimana prima della Notte Rosa.
- Meno giovani ha detto addirittura negli scorsi giorni persino il presidente di Promohotels Ciavatta, come fatto negativo
- Clientela di minor qualità come sanno gli operatori, e non migliorata come falsamente raccontato dalla macchina pubblicitaria della giunta Tosi.”
“Fortunatamente, continua Sabrina Vescovi, «raccogliamo ancora i benefici dell’immagine costruita in passato, ma se si bloccano scelte turistiche sciagurate, si esauriranno i benefici del passato”.
“Per gestire questa situazione di vera e propria emergenza servono persone che abbiano chiaro e al primo posto dei propri programmi e del loro impegno che: “ Riccione vive prevalentemente di turismo e su questo presupposto va gestita è amministrata, mettendo al bando le diatribe politiche e di parte, come fa su ogni argomento il sindaco Tosi, fino al punto da pretendere che gli operatori dicano che tutto va bene perché così è gradito dal “Palazzo”. Riccione necessità di persone che escano dalla autoreferenzialità dei social per costruire una visione. Un progetto largo di condivisione “vera” e l’abbandono delle logiche vendicative a cui la città è stata sottoposta in questi anni. Al centro del pensiero politico ci deve essere Riccione. Le sue infrastrutture e il suo progetto di promozione all’estero. Una riqualificazione che a questo punto non è più solo relativa alla città ma anche alla sua reputazione.”