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Riccione, NOI RICCIONESI: “Sulla gestione del Bar Giardini, nessun favore ad amici”

Un comunicato di Fabrizio Pullè, della lista NOI RICCIONESI, sull’affidamento della gestione del Bar Giardini:

Con l’ormai classica “furia distruttiva” che ben abbiamo imparato a conoscere in questo primo scorcio di legislatura, il partito unico “piddo-grillino” di Riccione ha ben pensato di tornare ad attaccare il Sindaco per (a loro dire), aver favorito “un amico”, dandogli in gestione il Bar dei Giardini.

Fiumi di inchiostro riversati sulla stampa, miriadi di post sui social media, declinati in tutte le salse ed in tutti i colori, per voler sottolineare come il Bar dei Giardini fosse stato dato “dalla Tosi” ad un “amico”. 

Così abbiamo letto nei comunicati stampa dei partiti e cespugli della variegata minoranza. Con tanto di foto del “privato cittadino” Sig. Stefanacci sbattuto in prima pagina, a far da corollario a fastidiose insinuazioni.

Peccato.

Peccato che se solo i lorsignori avessero letto la apposita determinazione n. 714 del 31.05.2018 del Comune, avrebbero potuto accorgersi di aver completamente sbagliato strada.

Ora possiamo finalmente spiegarVi come le cose sono andate:

1- Una volta concluso il rapporto con i vecchi concessionari del “Bar Giardini”, si è cercata una soluzione che permettesse una continuità di apertura stagionale della attività (di supporto alla pista di pattinaggio gestita dalla Polisportiva Comunale), con un accordo che terminasse il 31.12.2018.

Un accordo di soli sei mesi, dunque, in quanto, andando a bando, si sarebbero allungati i tempi per la riapertura, ed il bando avrebbe dovuto avere una durata minima di gran lunga superiore ai sei mesi, in contrasto con il documento unico di programmazione 2018-2020, approvato con G.C. n. 106 del 25 settembre 2017, documento nel quale è previsto, nell’obbiettivo strategico 2.4, la riqualificazione della zona compresa tra il Palazzo del Turismo ed il mare. In sostanza, concedere un affidamento pluriennale, avrebbe significato impedire poi i lavori di riqualificazione dell’intera area.

Logica vuole che si sia cercata una soluzione “temporanea”, che permettesse d’altra parte a Polisportiva Comunale di poter utilizzare al meglio la pista di pattinaggio.

2- L’amministrazione ha proposto alla Polisportiva Comunale la presa in gestione anche del Bar attiguo alla pista di Pattinaggio; unico presupposto che l’amministrazione ha richiesto, è stato quello di darvi una “connotazione sociale”, nell’ottica fondante di aiutare a lavorare alcune categorie particolari di persone; che il luogo di lavoro, potesse divenire anche un “luogo sociale”, aprendo un progetto sociale di lavoro tramite il bar, coinvolgendo le associazioni di volontariato del territorio di Riccione. Anche questo punto era già scritto chiaramente nella determinazione n. 714. 

Carta canta.

3- Il Centro 21 di Riccione, vicino ai ragazzi portatori della sindrome di Down, con la sua Cooperativa Sociale “Cuore 21”, si è dimostrato subito particolarmente interessato alla iniziativa, accettando di buon grado la collaborazione con la ASD Polisportiva Comunale e sottoscrivendo ieri, 18.06.2018, la “Convenzione progetto Sociale” con cui verranno inseriti alcuni ragazzi della cooperativa sociale, affetti da sindrome di down, con contratto di lavoro a tempo determinato, per la stagione estiva, all’interno del bar.

4- Un bar per la cui gestione temporanea, la Polisportiva Comunale di Riccione ha chiuso un accordo diretto con il Sig. Stefanacci, individuando, come requisito essenziale, l’assunzione tra i dipendenti delle persone della cooperativa sociale Cuore 21.

E il PD? E i Grillini?

Tutti a ciarlare del nulla e ad evidenziare sospetti…

No. NOI non siamo usciti prima con comunicazioni in merito. Avremmo voluto, ma, RESPONSABILMENTE, abbiamo atteso la firma del protocollo di intesa tra ASD Polisportiva Comunale Riccione, Cuore 21 Cooperativa sociale ed il Comune, per evitare di alzare ancora il livello delle pressioni mediatiche che avrebbero potuto far ripensare anche una sola delle parti sottoscrittrici.

Non serbiamo rancore, questo no.

Una forte delusione, assolutamente si. Per aver visto, ancora una volta, la pochezza della politica delle opposizioni. Comunque, permettetecelo: chi ha, per una sola speculazione politica, rischiato di far saltare questa importante iniziativa di inserimento sul mercato del lavoro di alcuni ragazzi portatori della sindrome di down, dovrebbe solo chiedere scusa. 

Le scuse ce le aspetteremmo, queste si.

Ma non scuse a NOI; ci siamo abituati a sentire ogni colore di invettive. Le scuse ai ragazzi in primis, ed alla Città poi, quelle si. Ma, conoscendo i soggetti, lo crediamo davvero difficile.

Rimaniamo nella speranza; dopotutto, la speranza è l’ultima a morire…”.

IL GRUPPO CONSILIARE NOI RICCIONESI

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